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Napoli, Muscarà (M5S): “Dopo nostro esposto sarà nominato commissario per stadio Collana”

Lo stadio Collana, oggetto di lavori di riqualificazione e di ristrutturazione, avrà un commissario ad acta designato dalla Regione Campania che si sostituirà alla direzione generale. “Grande risultato dopo il nostro esposto – commenta la consigliera regionale M5S Maria Muscarà – sono state evidenziate gravi criticità su gestione dei lavori e rispetto della convenzione”.
A cura di Redazione Napoli
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La Regione Campania nominerà un commissario ad acta che dovrà vigilare sulla legittimità delle procedure e sull'applicazione del contratto per quanto riguarda lo stadio Collana. “Dopo anni di battaglie ad ogni livello istituzionale, siamo vicini a un grande risultato per la città di Napoli – dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, commentando la delibera regionale 454 del 3 agosto –  lo storico stadio Collana non sarà svenduto a privati che ne faranno oggetto di business per pochi, sottraendolo alla fruibilità di tutti. Alla luce del nostro esposto alla Procura della Corte dei Conti, nel quale abbiamo segnalato tutte le criticità relative alla procedura di assegnazione della gestione alla società Giano e a presunte irregolarità nella realizzazione dei lavori, abbiamo costretto De Luca a nominare un commissario ad acta che si sostituirà alla Direzione generale per le risorse strumentali nelle attività di vigilanza sulla correttezza e legittimità delle procedure e sulla correttezza dell’applicazione del contratto”.

“Una decisione – spiega Muscarà – resasi necessaria alla luce delle verifiche della commissione di ispezione regionale, istituita anche seguito delle nostre denunce e delle attività in Commissione Trasparenza, che hanno evidenziato, come si legge nella stessa delibera, gravi criticità nella attività della Direzione Generale Risorse Strumentali, relative alle modalità di esecuzione dei lavori sull’impianto da parte della concessionaria società Giano ed al controllo sull’esecuzione della convenzione. Auspichiamo che si faccia presto chiarezza e che si possa risalire anche a eventuali responsabilità, con tanto di nomi e cognomi di chi, operando in modo per nulla trasparente e nel mancato rispetto delle regole, ha ritardato per chissà quanto la riconsegna di una struttura storica e fondamentale per i nostri giovani e per la città di Napoli”. Qui il testo della delibera.

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