67 CONDIVISIONI

Napoli, marciapiedi senza scivoli, per i disabili è un incubo: “Costretti a muoverci in strada”

A bordo di uno scooter elettrico per disabili nelle strade di Napoli dimostriamo quanto sia difficile, se non impossibile, muoversi sui marciapiedi.
A cura di Peppe Pace
67 CONDIVISIONI
Brunella in strada con lo scooter elettrico.
Brunella in strada con lo scooter elettrico.

Non c'è alternativa. Se abiti a Napoli tra Chiaia e Mergellina e sei costretto in carrozzina o scooter elettrico, devi per forza muoverti in strada, in mezzo alle auto e ai motorini. La mancanza pressoché totale di scivoli e pedane in corrispondenza di ingressi e strisce pedonali rende i marciapiedi una zona off limits: "Se pure in determinati punti si riesce a salire sul marciapiede – spiega Brunella nel video – non è garantito che si possa poi scendere una volta arrivati a destinazione, col rischio di dover effettuare pericolose manovre o di dover tornare indietro, perdendo tempo e autonomia delle batterie. È per questo che siamo costretti a muoverci per strada, con tutti i rischi del caso".

Scivoli assenti in corrispondenza delle strisce pedonali.
Scivoli assenti in corrispondenza delle strisce pedonali.

Gli scalini sono ovunque in agguato, persino all'ingresso dell'ufficio postale, che si trova a ridosso della stazione ferroviaria di Mergellina. Per entrare, Brunella deve aspettare che qualche dipendente si accorga della sua presenza all'esterno dell'ufficio e le usi la cortesia di farla passare attraverso l'uscita di sicurezza. "Dicono che la Sovrintendenza si sia rifiutata di dotare l'ingresso principale di uno scivolo – spiega Brunella – sebbene il dislivello sia di pochi centimetri".

Napoli è conosciuta in tutto il mondo per la congestione del traffico cittadino, retaggio di una spietata speculazione edilizia che non ha lasciato spazio nemmeno alle strade. Figuriamoci se siamo in carrozzina o in scooter elettrico e siamo costretti a incanalarci tra auto, pullman e motorini. Morale della favola: per andare da via Schipa a Mergellina, passando per il corso Vittorio Emanuele, ci abbiamo messo oltre un'ora e ci siamo riusciti solo perché Brunella conosce a memoria tutte le insidie del suo quartiere.

"La speranza è che questo video possa smuovere un po' di coscienze a palazzo San Giacomo – spiega Brunella – perché fino ad ora le istituzioni sono state sorde alle nostre denunce e richieste, limitandosi a rispondere che non ci sono soldi per costruire gli scivoli. Purtroppo chi non vive il mio stesso disagio non può capire, per questo servirebbe far vedere a tutti la città attraverso gli occhi di un disabile in ogni quartiere della città".

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views