
Napoli, il corteo per la Palestina e la Flotilla blocca l’autostrada: tensioni con la polizia

Bloccato l'ingresso dell'Autostrada A3 Napoli-Salerno dal corteo dei Pro Palestina, partito oggi pomeriggio da piazza Mercato e piazza del Carmine, al centro storico di Napoli. Centinaia di manifestanti con le bandiere della Palestina e di Potere al Popolo stanno marciando lungo via Marina in direzione dell'ingresso del viadotto autostradale, che immette anche all'interno del Porto di Napoli. Al momento, l'accesso all'autostrada è bloccato. Tensioni con la polizia in assetto anti-sommossa, che ha creato un cordone per evitare che il corteo possa proseguire.
I manifestanti erano diretti verso l'imbocco del porto commerciale di Napoli, per protestare contro l'arrivo della nave Msc Edith II, contestando i rapporti della compagnia di navigazione con Israele. Le forze dell'ordine li hanno bloccati al varco del porto. Ne sono nati momenti di tensione, durante i quali i manifestanti hanno cercato di forzare il blocco, ma sono stati respinti dalla polizia. I manifestanti sono anche sul ponte del viadotto dell'autostrada. Si sono formate lunghe code di tir che sono in attesa di entrare nel porto. Il traffico verso San Giovanni, attorno alle 20,15 è tornato scorrevole.

La manifestazione è stata indetta a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla, bloccata ieri in acque internazionali dai militari della Marina israeliana. Attivisti, politici e giornalisti sono stati fermati o arrestati. I sindacati di base, come Usb, e la Cgil, hanno indetto uno sciopero nazionale per domani, venerdì 3 ottobre, ed è oggetto di scontro con la commissione nazionale di Garanzia Scioperi.

L'iniziativa di protesta, organizzata in città dalla Rete Napoli per la Palestina, rientra tra le manifestazioni nazionali indette per protestare contro l'abbordaggio della Global Sumud Flotilla, la flotta di navi civili in missione umanitaria, abbordata ieri dai militari dello stato di Israele a circa 50 miglia dalla Striscia di Gaza. Analoghe manifestazioni sono in corso in altre città italiane oggi, come Roma e Milano.

Napoli è stata una delle prime metropoli italiane a mobilitarsi. Ieri gli studenti universitari hanno occupato le sedi universitarie di Porta di Massa della Federico II e quella di Palazzo Giusso de L'Orientale. Mentre al Vomero è stata occupata la sede del Liceo classico Pansini. In serata, poi, dopo la notizia dell'abbordaggio imminente delle imbarcazioni, migliaia di napoletani sono scesi in piazza, bloccando i binari della Stazione Centrale di piazza Garibaldi.
La manifestazione di oggi è stata convocata dalla Rete Napoli per la Palestina con queste motivazioni: «Hanno bloccato la Sumud Flotilla per continuare il genocidio del popolo palestinese con la complicità e la vigliaccheria di governi come i nostri, che hanno assistito inermi ad un atto di pirateria di Israele che ha rapito tantissimi cittadini e cittadine fuori dalle sue acque territoriali (perché le acque di Gaza, per tutti i trattati e per il diritto internazionale, non sono di Israele) assaltando un convoglio umanitario puro questo in violazione di ogni norma internazionale. Se i governi sono complici e sudditi noi non lo saremo».