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“Napoli è invasa dai tavolini, servono più moto mediche, salvano vite”: parla il direttore del 118

Il direttore del 118 di Napoli, Giuseppe Galano, a Fanpage.it: “Servono più concorsi: dobbiamo assumere medici, infermieri e autisti, mancano 140 unità”
Intervista a Giuseppe Galano
Direttore del 118 dell'Asl Napoli 1 Centro
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Il centro storico di Napoli è superaffollato, ci sono bancarelle e tavolini di bar e ristoranti ovunque in strade e vicoli che sono già stretti. Le ambulanze del 118 hanno difficoltà a passare. A noi fa piacere, ovviamente, come cittadini, che i turisti invadano la nostra città per le bellezze che offre e che strade come San Gregorio Armeno siano diventate una meta per i visitatori tutto l'anno. Ma devono essere garantiti dei varchi per i soccorsi urgenti. Occorrono più moto mediche, ma soprattutto più personale sanitario. Ad oggi il 118 ha una carenza di 40 medici, 40 infermieri e circa 50 autisti".

A parlare a Fanpage.it è Giuseppe Galano, direttore del 118 dell'Asl Napoli 1 Centro. L'ultimo caso ha riguardato la morte del maestro presepiaio di San Gregorio Armeno, giovedì 18 aprile. L'artigiano era nella sua abitazione nella via dei Decumani. Si è sentito male nel pomeriggio. "La chiamata è arrivata alle 16.50 – spiega Galano – È partita una prima ambulanza, poi subito dopo sono partite un'altra ambulanza medicalizzata e una moto. Intervento eseguito nei tempi, dopo 8 minuti eravamo sul posto, come risulta dalla scheda. Il paziente è deceduto poi in Ospedale al Pellegrini".

Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli
Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli

Direttore, c'è un problema di viabilità al centro storico di Napoli?

Il centro città è un intrico di vicoletti. Adesso si sono aggiunti anche gli ambulanti con le bancarelle e i tavolini. Giovedì il personale dell'ambulanza quando ha capito che era impossibile arrivare con il mezzo nella strada è sceso ed è andato a piedi. I soccorsi sono stati nei tempi. Ma ci ha aiutato molto l'avere le moto sanitarie che si districano bene nei vicoli, è un progetto che ho voluto fortemente e che va potenziato. Grazie alle moto sanitarie siamo scesi nei tempi di intervento e ormai stiamo negli standard nazionali.

Che altro può aiutare?

È importante continuare a installare i defibrillatori in strada. Ne sono stati posizionati una decina finora. Sarebbe utili formare i commercianti per usarli correttamente. Ci siamo resi disponibili a farlo. I negozianti potrebbero essere i primi soccorritori e salvare vite umane. Un'idea che abbiamo lanciato nel tavolo tecnico col Comune.

Purtroppo molti defibrillatori sono stati vandalizzati sia in piazza Dante che in piazza Municipio?

Il vandalismo è un fenomeno che può accadere. Ma alla fine anche chi distrugge deve capire che un apparecchio salvavita prima o poi potrebbe servire anche a lui o a un suo familiare, alla mamma, al papà o a un fratello.

Quante sono le moto sanitarie a Napoli?

Al momento sono 6. Ne servirebbero altre, ma il vero problema è attrarre il personale, non avere i mezzi. Siamo carenti di personale. A noi servirebbero oltre 40 medici e 40 infermieri e una 50ina di autisti. Questo lavoro è oneroso, difficoltoso e rischioso. Servono incentivi economici e professionali non solo per il 118, ma anche per Pronto Soccorso e Rianimazioni. I medici preferiscono lavorare in ambulatori più tranquilli con lo stesso stipendio. Ma se il lavoro è ben pagato, si trova chi lo fa.

Come sta andando il concorso per infermieri del 118?

Dalle informazioni che abbiamo, la risposta è stata positiva. Ci sono circa 4mila candidati per 30 posti a bando all'Asl di Napoli. Siamo fiduciosi. Si tratta peraltro di una graduatoria alla quale potranno attingere anche le altre aziende sanitarie. Ci sarà probabilmente una prova pre-selettiva, poi le prove scritte o orale. Speriamo per l'estate possa concludersi. Adesso ci aspettiamo un concorso anche per i medici. Un anno e mezzo fa il bando da 50 posti per i medici del 118 andò deserto.

Sono ancora vive le immagini delle file di ambulanze agli ospedali quest'inverno per i picchi di Covid e influenza, com'è la situazione attuale?

Quella situazione è superata. Adesso dovremo affrontare la tematica dei traumi in estate. Stiamo lavorando a un piano anche a livello regionale per un piano integrato con postazioni sanitarie per l'emergenza-urgenza nelle località turistiche.

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