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“Napoli è bella perché originale, nuda e cruda”. La lettera di Alberto, medico bresciano

Alberto è un medico 30enne di origini bresciane. Il caso e gli studi l’hanno portato a Napoli, città dove sta terminando la specializzazione iniziata 5 anni fa. E ora che potrebbe doverla lasciare le dedica parole d’amore, perché non vorrebbe farlo. “Non credevo me ne sarei innamorato così profondamente”
A cura di Gaia Martignetti
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Cinque anni fa il caso ha deciso per lui. Come nelle più grandi storie d'amore, nel destino di nessuno dei due era scritto questo incontro. Eppure Alberto e Napoli ora non vorrebbero più lasciarsi. L'accento può ingannare, perché rimanda immediatamente a terre del nord, a Brescia, sua città natale. Ma nel cuore degli ospedali partenopei Alberto ha trovato la sua casa. Senologo al Pascale, dove sta per terminare la specializzazione, è ormai napoletano a tutti gli effetti. Ne conosce costumi e usanze, ne ama i difetti. Napoli è il luogo dove getterebbe le basi per il suo futuro. Innamorato del centro storico premette che preferisce non parlare del cibo: sa che non si può competere e poi sorride mentre spiega "c'è sempre una mamma che quel piatto sa cucinarlo meglio". Dal balcone di Fanpage.it, mentre osserva il Vesuvio, spiega perché questa città è diventata casa sua.

"Non pensavo che me ne sarei innamorato così profondamente, Napoli è bella anche perché è ancora originale, nuda e cruda. Io credo veramente che non ce la farò ad andarmene via, ma non lo dico perché lo devo dire, lo dico veramente, sentendola questa cosa che non si può spiegare. Il sentirsi a casa quando non sei a casa tua, questi quartieri, questi colori, questa gente. Una cosa per cui rimango dopo 5 anni sorpreso ogni volta proprio la vita che c'è in questi quartieri, passeggiare per i vari rioni napoletani e capirne e vederne subito la differenza, passare da uno all'altro".

"Vedo Napoli – prosegue – come ancora una delle poche città in Italia, sicuramente in Europa, ad avere il centro storico ancora com'è stato concepito, per come viene vissuto: dal popolo e per il popolo. È così, è ancora originale, è nuda e cruda. Non pensavo che me ne sarei innamorato così profondamente. Sono rimasto colpito dal fatto che ci sia un'umanità, una sensibilità inusuale. Mi è piaciuto come fattore proprio che il caso mi ha fatto scoprire la vera Napoli. E quindi puoi conoscerla veramente nella sua anima, nel suo profondo. Ovviamente simpatizzo per il Napoli, sicuramente non tifo Juve! Questa è la prima cosa da sottolineare. Però devo simpatizzare Napoli anche perché ne va della qualità anche del lavoro, ti immagini il lunedì quando il Napoli perde – se, quelle rare volte, il Napoli perde – mamma mia, non se ne parla proprio! Sono stato anche allo stadio ovviamente, ho visto le mie partite. Ho visto anche Napoli – Brescia in curva del Napoli. E con questo ho detto tutto! Io non so se mai me ne andrò, son sicuro che solito detto che si piangerà due, forse tre volte anche quando ci si pesa…è una dedica a Napoli, so che non sono e non sarei stato il primo. Mi son sentito di dire queste frasi, queste parole, per restituire qualcosa a Napoli. Mi ha dato tanto, che devo dirti, glielo devo".

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