Napoli spenderà 1 milione per dire ai cittadini che devono riciclare di più: aggiudicato il maxi bando

Ci sono voluti più di 10 anni per affidare l'appalto da 1 milione di euro per la campagna di comunicazione per promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti a Napoli, ferma da sempre a percentuali molto basse. Il progetto finanziato con i fondi europei 2007-2013, risale infatti al 2010, quando la Regione Campania firmò il primo decreto per assegnare i fondi al capoluogo partenopeo. All'epoca la differenziata in città era a circa il 18%. Ma in 10 anni non si è mai riusciti ad aggiudicare il servizio. Dopo una lunga serie di gare andate deserte, i fondi europei sono scaduti nel 2015 e sono stati riprogrammati sul ciclo 2014-2020.
Finalmente l'appalto è stato aggiudicato l'anno scorso, dopo essere stato diviso in due lotti: la parte della comunicazione è stata affidata alla Kidea srl, azienda napoletana leader del marketing e della pubblicità, con sede alla Riviera di Chiaia per 520mila euro. Mentre i servizi di mediazione territoriale sono andati alla Erica soc coop arl, con sede ad Alba, in Piemonte, per 341mila euro. L'intera campagna per sensibilizzare i cittadini ad aumentare la raccolta differenziata a Napoli deve essere completata entro il 2022.
«In ragione del protrarsi nel 2021 delle fasi inerenti alla gestione della procedura di gara e il consequenziale slittamento dell’espletamento del servizio in alcune mensilità del 2022 – è scritto nei documenti del Comune – si provvederà, ad avvenuta aggiudicazione, alla definitiva rimodulazione del cronoprogramma».

La raccolta differenziata a Napoli è sotto il 40%
Una lunga storia quella della campagna di comunicazione per promuovere ed aumentare la percentuale di raccolta differenziata a Napoli. Ad oggi ancora sotto il 40%. Secondo i dati di Asìa, presentati nella relazione dell'azienda al nuovo sindaco Gaetano Manfredi, che ha ereditato il bando dalle precedenti amministrazioni, la raccolta differenziata a Napoli è passata dal 18,4% del 2011 al 37,6% del 2021. Percentuali ancora non accettabili. Da qui, il progetto per sensibilizzare la cittadinanza ad un conferimento corretto dei rifiuti, avviato già più di 10 anni fa. Risale al 5 maggio 2010, infatti, il decreto della Regione Campania per il finanziamento del piano comunale di raccolta differenziata di Napoli, all'epoca con i fondi Por Fesr 2007-2013.
Quel progetto, dal valore complessivo di 8,2 milioni di euro, prevedeva l'acquisto di automezzi ed attrezzature per la raccolta differenziata, nonché lo svolgimento di una campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata per un importo di 1.089.159,50 euro incluso IVA. Il 10 maggio 2012 fu firmata la convenzione tra Regione e Comune.
Nella spesa dei fondi è stata data priorità all'acquisto delle attrezzature. Una parte degli 8,2 milioni è stata quindi utilizzata in questi anni per l'acquisto di mezzi, come gli autocompattatori, o attrezzature per la raccolta Porta a Porta (Pap) e le campane della differenziata. Ma la campagna di comunicazione ha faticato a decollare. Con la delibera 862 del 22 dicembre 2015 l'allora giunta de Magistris approvò la suddivisione in fasi del progetto. La campagna di comunicazione fu inserita nella fase 2, che con decreto dirigenziale di luglio 2017 la Giunta Regionale della Campania ha ammesso a finanziamento e riprogrammato a valere sui fondi POR FESR 2014-2020, mediante il sistema della cosiddetta fasizzazione, cioè la riprogrammazione dei progetti che dovevano essere finanziati con i fondi europei 2007-2013 scaduti nel 2015 e quindi spalmati sul ciclo successivo.

La storia della campagna di comunicazione Asia
Inizialmente il progetto prevedeva una campagna di comunicazione su 3 anni. Il titolo era “Servizi integrati di comunicazione per lo sviluppo della raccolta differenziata per la durata di 36 mesi”. Il 28 dicembre 2017, la Centrale di Committenza per conto del Comune di Napoli bandì la gara per l’affidamento con procedura aperta. Gara decaduta dopo 3 giorni, perché le risorse al 1 gennaio 2018 erano "confluite in avanzo vincolato".
La nuova gara fu fatta il 27 dicembre 2018. Alla data di scadenza di presentazione delle offerte, fissata per il 18 febbraio 2019, non arrivò alcuna offerta e pertanto la gara andò deserta. Una nuova gara nel 2019 fu bloccata sul nascere a causa delle difficoltà economico-finanziarie del Comune.
A gennaio 2020 il Comune ha approvato finalmente la nuova gara, suddividendo il mega-bando iniziale da 1 milione in due gare separate per l’affidamento del servizio di comunicazione e del servizio di mediazione territoriale, per evitare, date le peculiarità di ciascun servizio, che la gara potesse andare nuovamente deserta. La Regione Campania ha approvato e concesso la proroga per concludere gli interventi al 31 dicembre 2021.
A marzo 2020 viene stipulata la nuova convenzione tra Comune di Napoli e Asìa associati come centrale di committenza per la gara da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La campagna informativa viene portata a 12 mesi. Il prezzo di gara per la comunicazione è di 646.417,90 euro, quello per la mediazione territoriale di 442.741,60 euro.

L'aggiudicazione del bando di gara
A dicembre 2020 finalmente l'appalto per la comunicazione della raccolta differenziata di 12 mesi viene aggiudicato alla Kidea Srl per 520.289,72 euro più IVA, con un ribasso del 1,10% sull’importo a base d’appalto di 526.076,56 euro. L'appalto per la mediazione territoriale, invece, è stato aggiudicato a dicembre 2021, con durata sempre di 12 mesi, alla Erica soc coop a rl, di Alba, in provincia di Cuneo, per 341.352 euro più IVA, con un ribasso del 5,18% sull’importo a base d’appalto di 360mila euro e l'incarico sarà svolto quest'anno.
"Napule è" di Pino Daniele usata come slogan di Asìa
Lo scorso anno fece discutere la scelta di Asìa di utilizzare "Napule è" la canzone di Pino Daniele, considerata tra le più belle della musica italiana del Novecento, per i cartelloni pubblicitari sulla raccolta differenziata. Lo slogan apparve sui maxi-tabelloni 6 metri per 3, in diverse zone della città. "Napule è mille culure" recita la canzone del cantautore partenopeo scomparso nel 2015, che subito dopo unisce i colori alle "mille paure". Il verso era stato parafrasato sui cartelloni in "Napule è cinque culure", ad indicare i diversi colori dei bidoncini della raccolta differenziata, una scelta che fece storcere il naso a diversi fan del cantante.
