Napoli, comitati occupano l’ufficio casa del Comune: dipendenti costretti ad andare via

Occupato l'ufficio Politiche per la Casa del Comune di Napoli questa mattina. Alcuni attivisti dell'ex comitato di lotta Taverna del Ferro, a quanto apprende Fanpage.it, sono entrati negli uffici di piazza Cavour ed hanno occupato la sede. I lavoratori sono stati costretti ad abbandonare l'ufficio. Gli occupanti al momento sono ancora barricati all'interno del palazzo. I dipendenti comunali sono stati prima ospitati presso altri uffici all'interno dello stesso edificio. Poi, sono stati autorizzati ad andare via. Domani, martedì 6 maggio, se gli uffici saranno liberati, è prevista una sanificazione. Sul posto sono intervenuti Polizia locale, forze dell'ordine e dirigenti comunali. Sindacati in protesta, con la Cisl Fp che annuncia l'agitazione sindacale e la Fp Cgil che ha espresso solidarietà al personale aggredito.
La protesta del comitato Taverna del Ferro
"Da alcune ore – si legge in una nota degli attivisti – il Comitato di Lotta ex Taverna del ferro è in occupazione a Piazza Cavour – Dipartimento Politiche per la casa". L'occupazione sarebbe scaturita da dissidi con il personale dirigenziale dell'ufficio. Secondo i comitati, sarebbe stata rifiutata l'interlocuzione con i comitati e ci sarebbero stati toni accesi con dei funzionari. I manifestanti hanno chiesto un incontro con il sindaco Gaetano Manfredi, il capo di gabinetto e la vicesindaca Laura Lieto. Tra le varie richieste, l'avvio del "piano speciale, l'apertura di una cabina di regia, l'approvazione delle sanatorie, l'approvazione del diritto di residenza, la clausola sociale per l'assunzione dei disoccupati del territorio".
Fp Cgil: "Sedi comunali non sicure, si intervenga"
Sulla vicenda interviene la Fp Cgil, con Danilo Criscuolo:
La FpCgil denuncia lo stato di insicurezza dell'ufficio che mette a repentaglio la stessa incolumità dei lavoratori. La situazione è stata denunciata negli anni da questa organizzazione sindacale bisogna agire. Un ufficio strategico per il Comune di Napoli non può essere abbandonato a se stesso. Bisogna intervenire con immediate misure che consentano ai lavoratori e alle lavoratrici di scendere a prestare servizio senza l'incubo di trovarsi in situazioni di pericolo immediato e di conseguenze psicologiche nel medio e lungo termine.
Cisl Fp scrive al Prefetto: "Agitazione sindacale"
La Cisl Fp ha scritto al Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, censurando l'aggressione al personale.
Agostino Anselmi, coordinatore Cisl Fp, dichiara:
Queste problematiche vanno inserite in un quadro generale che riguarda la drammaticità della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro. Tema che la Cisl Fp sta portando avanti e ponendo all attenzione del Governo, delle parti datoriali, delle imprese. Occorre che il Comune di Napoli investa sulla sicurezza dei suoi dipendenti, approfittando delle risorse messe a disposizione dal PNNR per realizzare e ricostruire. Uffici sicuri, dove gli utenti non possano venire a contatto fisicamente con gli impiegati.
La Cisl, nella nota firmata da Anselmi e Giuseppe Ratti, dichiara lo stato di agitazione e avanza richiesta di tentativo preventivo di conciliazione personale per i dipendenti del Servizio Politiche per la casa del Comune di Napoli.
Ancora una volta questa organizzazione sindacale si vede costretta a denunciare episodi di violenza a danno dei lavoratori e delle lavoratrici dell'ufficio politiche per la casa.Infatti, stamattina, un dipendente di tale ufficio è stato aggredito e costretto a recarsi al primo presidio ospedaliero per la dovuta assistenza medico-sanitaria.Si è verificato un ennesimo atto di violenza da parte di cittadini che hanno occupato gli uffici di Piazza Cavour – Politiche per la Casa, costringendo tutti gli impiegati (regolarmente in servizio) a lasciare le proprie postazioni di lavoro costringendoli ad uscire dall'edificio e recarsi nella pubblica via.All'uopo sono intervenuti la Polizia Locale, le Forze dell'Ordine e il Dirigente dell'areaPatrimonio-Amministrativo, tutt'ora ancora presenti in loco. Questi episodi, purtroppo, si verificano con cadenza settimanale in occasione del ricevimento del pubblico.
E conclude:
Questi lavoratori da oltre un anno subiscono aggressioni, minacce verbali e fisichenonostante la CISL FP abbia puntualmente più volte denunciato ogni episodio e abbia richiesto l'intervento dell'Amministrazione per realizzare la messa in sicurezza dei lavoratori, ma a tutt'ogginulla è stato realizzato.Al fine di evitare di intervenire quando è troppo tardi e di evitare di incorrere nelleviolazioni per la mancanza del rispetto delle norme sulla sicurezza e della salute dei lavoratori, la scrivente O.S. proclama lo stato di agitazione ai sensi dell'art.2, comma 2, dellalegge 146/1990, evidenziando che in ottemperanza del combinato disposto dalla legge 146/90 edella legge 83/2000, esperito il tentativo di conciliazione ovvero decorso inutilmente il tempo indicato dalla normativa contrattuale, provvederà con azioni di protesta previste dallanormativa vigente, fino alla proclamazione dello sciopero generale