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Napoli, chiude Burger King alla Stazione Centrale dopo 28 anni: licenziati 30 lavoratori

I sindacati: “Assurdo licenziamento fast: lavoratori avvisati una settimana prima”. Protesta con striscioni e bandiere dei dipendenti: “Dateci dignità”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Chiude il ristorante fast-food Burger King della Stazione Centrale di Napoli dopo 28 anni. Licenziati i 30 lavoratori. La comunicazione è arrivata martedì scorso, 7 ottobre, dopo una riunione tenutasi il giorno prima. Sette giorni prima del licenziamento. Le attività del locale cesseranno domenica 12 ottobre. Il Burger King della stazione per quasi 30 anni è stato un appuntamento per centinaia di migliaia di viaggiatori. Un panino e una bibita al volo prima di salire sul treno. L'attività di ristorazione è stata gestita in franchising, con il marchio della nota catena americana di hamburger, nei locali di proprietà di Grandi Stazioni. Ad aprile, però, la società ha cambiato proprietà. Negli ultimi giorni la doccia gelata per i dipendenti.

La protesta dei lavoratori: "Dignità"

Oggi, i lavoratori si sono riuniti in presidio all'esterno del ristorante con bandiere e striscioni: "Dateci dignità". Al loro fianco i sindacati Cgil e Uil, che adesso chiedono chiarezza sulle motivazioni della chiusura. Il contratto d'affitto, infatti, sarebbe scaduto nel 2028. Il ristorante comprende anche una pizzeria e un bar. Da lunedì prossimo chiuderà i battenti definitivamente. I lavoratori hanno proclamato l'assemblea permanente, mentre non si escludono altre forme di protesta.

La Filcams CGIL A.M. Napoli in una nota esprime "forte preoccupazione per la grave crisi occupazionale che si è aperta presso il punto vendita Burger King situato all’interno della Stazione ferroviaria di Napoli Centrale, gestito dalla società Cigar 1 Srl. In data 7 ottobre 2025, la società ha infatti notificato alle organizzazioni sindacali l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 30 lavoratrici e lavoratori, a seguito della dismissione della convenzione dei locali da parte di Grandi Stazioni Retail, la quale ha comunicato l’intenzione di riqualificare gli spazi per destinarli ad altre attività commerciali entro il 12 ottobre, data entro cui i locali dovranno essere riconsegnati, con la conseguente chiusura dell’intera unità produttiva".

Il tavolo in Prefettura e l'appello a Grandi Stazioni

"Grandi Stazioni Retail, ad oggi, è la grande assente al tavolo istituzionale permanente istituito presso la Prefettura – dichiara la segretaria generale della Filcams CGIL A.M. Napoli, Luana Di Tuoro – per avviare un confronto concreto e trovare una soluzione condivisa che possa salvaguardare i livelli occupazionali. La decisione di procedere alla dismissione dei locali, senza un piano di continuità o di ricollocazione, rischia di colpire duramente 30 famiglie, in un contesto già fortemente segnato da precarietà e crisi economica".

La Filcams CGIL A.M. Napoli sottolinea come "la società Cigar 1 Srl abbia comunicato l’impossibilità di ricollocare il personale, non avendo altre attività presenti sul territorio regionale".

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"Ringraziamo la Prefettura di Napoli per la tempestiva convocazione delle parti dopo l’assemblea dei lavoratori di questa mattina – prosegue Di Tuoro – I lavoratori, esasperati, hanno proclamato l’assemblea permanente all’interno del locale per difendere il proprio posto di lavoro. Al tavolo istituzionale si sono già sedute la Regione Campania, il Comune di Napoli e le organizzazioni sindacali, ma Grandi Stazioni Retail continua a non presentarsi, impedendo di fatto l’apertura di un confronto utile alla ricerca di soluzioni".

La Filcams CGIL A.M. "chiede pertanto a Grandi Stazioni Retail di assumersi le proprie responsabilità sociali e di partecipare con urgenza al tavolo istituzionale permanente, per evitare che l’ennesima vertenza si traduca in una perdita occupazionale in un territorio già fragile e depresso. Si parla tanto di rilancio del turismo a Napoli – conclude Di Tuoro – ma è paradossale che proprio all’ingresso della città, nella principale stazione ferroviaria, si cancellino posti di lavoro. Chiediamo a Grandi Stazioni Retail di dare un segnale concreto di responsabilità e attenzione verso i lavoratori e la città".

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