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Napoli, carabiniere scaricava materiale pedopornografico in caserma: arrestato

L’operazione, coordinata dalla Procura di Catania, ha portato all’arresto tre persone, tra cui un militare dell’Arma di stanza a Napoli. Le indagini hanno permesso di svelare l’esistenza di una rete che, tramite chat di messaggistica crittografate, si scambiava contenuti pedopornografici e condivideva anche esperienze sessuali personali con minorenni.
A cura di Valerio Papadia
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Una fitta rete di persone dedite alla pedopornografia che, tramite chat di messaggistica crittografate si scambiavano foto e video di natura pedopornografica: è questa la scoperta effettuata nel corso di una vasta operazione coordinata dalla Procura di Catania ed eseguita dalla Polizia Postale di Catania e dal Centro Nazionale di contrasto alla pedofilia online, che ha portato all'arresto di tre persone, di cui due a Napoli: tra gli arrestati nel capoluogo campano c'è anche un carabiniere di stanza in città e impiegato presso la Forestale, che stando a quanto risultato dalle indagini, utilizzava il computer della caserma per connettersi online e scaricare o condividere materiale pedopornografico. Oltre ai tre arrestati, ci sono anche 17 persone denunciate: gli inquirenti, nel corso dell'operazione, hanno effettuato perquisizioni e sequestri a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese, ma anche all'estero.

Rapporti sessuali con minori, si indaga per scoprire le vittime

Le indagini hanno svelato che la fitta rete utilizzava servizi Tor e Vpn, nonché servizi di messaggistica crittografata per impedire che le loro conversazioni e il materiale pedopornografico che condividevano: nelle chat foto e video, catalogati in base a età, etnia e sesso, che ritraevano abusi su minori, anche neonati, con diffuse pratiche di sadismo. In qualche occasione, i partecipanti alle chat condividevano anche le loro esperienza personali di rapporti sessuali con minori. Proprio in questo senso si stanno ancora sviluppando le indagini: gli inquirenti sono riusciti fino ad ora a individuare alcuni dei luoghi teatro degli abusi e a identificare anche tre vittime.

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