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Napoli avrà il Museo di Totò, sarà nel Palazzo dello Spagnuolo: ok al completamento

Il consiglio comunale approva il completamento del Museo di Totò al Rione Sanità: 850mila euro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Napoli avrà il Museo di Totò, un luogo dedicato interamente ad Antonio De Curtis, il "Principe della risata", che si attende ormai da oltre 25 anni. Sarà nel Palazzo dello Spagnuolo, lo splendido edificio che si trova nel Rione Sanità. Qui occuperà due appartamenti al terzo e al quarto piano, al quale si accederà da un ascensore, collegato ai locali al piano terra, dove ci sarà anche la biglietteria. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità nella seduta di oggi la delibera 477, nella quale ha confermato la volontà di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisizione al patrimonio comunale dell'immobile al pian terreno di via Vergini. Mentre i locali al terzo e quarto piano erano stati trasferiti dalla Regione Campania al Comune un quarto di secolo fa, quelli al piano terra, invece, erano stati acquistati dalla figlia di Totò. Oggi l'ultimo atto, con la conferma dell'acquisizione da parte del Municipio.

Adesso il progetto del Museo potrà finalmente partire. La delibera prevede per il "completamento del museo dedicato a Totò" un finanziamento di 855mila euro. La storia del museo inizia nel lontano 2000. La Regione Campania con delibera 4634 destina al Museo le due unità immobiliari site al terzo e quarto piano, con le relative pertinenze, di sua proprietà. Il 16 febbraio 2001 viene sottoscritto un il contratto di comodato d'uso gratuito della durata di 25 anni tra Palazzo Santa Lucia e il Municipio.

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Sempre nel 2000, l'Associazione Antonio De Curtis, costituitasi su iniziativa della figlia di Totò, Liliana De Curtis, mette a disposizione del Comune, con uso gratuito ed incondizionato, il locale a piano terra nel cortile, acquistato con fondi propri. Locale indispensabile per la realizzazione del Museo, in quanto destinato ad accogliere l'ingresso-informazioni e dal quale è possibile garantire il passaggio ad una vanella retrostante. Questo immobile negli ultimi anni è diventato oggetto di passaggio in proprietà del Comune di Napoli. Un passo necessario per completare l'opera del museo. Il 28 maggio scorso il Ministero della Cultura ha rinunciato alla prelazione per l'acquisto – prevista dalla normativa in quanto il bene è vincolato. Entro fine anno, scaduti i 6 mesi della prelazione, il Comune potrà quindi rilevarlo e potranno finalmente partire i lavori.

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