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Muore a 35 anni in attesa dell’ambulanza a Napoli, c’è l’inchiesta sui tempi di soccorso troppo lunghi

Una donna di 35 anni è deceduta a seguito di un malore in zona Arenella, a Napoli; i carabinieri del Nas stanno indagando per ricostruire i tempi del soccorso del 118.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Dalla prima richiesta di intervento al 118 all'arrivo dell'ambulanza sarebbero passati ben 50 minuti. Un lasso tempo in cui le condizioni della donna sono peggiorate, fino alla perdita di coscienza: quando il mezzo di soccorso è arrivato sul posto, la 35enne respirava ancora ma è deceduta pochi minuti dopo. La vicenda è avvenuta lo scorso 1 dicembre nel quartiere Arenella, area collinare di Napoli; per chiarire i contorni è stata aperta una indagine affidata ai carabinieri del Nas, ci sarebbero degli indagati.

In queste ore i militari stanno ascoltando i responsabili del 118 di Napoli e gli operatori che erano in servizio quel giorno, tra cui gli equipaggi dell'ambulanza e il personale della centrale operativa. Obiettivo degli inquirenti, capire se il ritardo è imputabile a cause imprevedibili, come l'assenza di mezzi disponibili, o se ci sia stata una errata gestione dell'intervento e a chi sarebbe in questo caso imputabile.

Donna muore in attesa dell'ambulanza a Napoli, indagine sui soccorsi del 118

Le indagini sono partite in seguito alla denuncia sporta dal marito della 35enne C. D., che quella sera per due volte aveva chiamato il 118. Nella prima chiamata, poco dopo le ore 21, può ricostruire Fanpage.it in base a fonti qualificate, l'uomo avrebbe riferito che la moglie, appena rincasata, aveva accusato dei problemi respiratori; la centrale operativa avrebbe classificato l'intervento come codice verde. Successivamente, 26 minuti dopo, l'uomo avrebbe richiamato il 118 per sollecitare, dicendo che la moglie stava peggiorando e non era più cosciente.

L'intervento sarebbe stato quindi classificato come rosso ma l'ambulanza sarebbe stata inviata soltanto 8 minuti dopo. Sarebbero partiti verso l'Arenella due mezzi, prima la postazione Crispi e poco dopo quella del Vomero, che in quei minuti avrebbe segnalato la disponibilità dopo un primo diniego). L'ambulanza sarebbe però arrivata soltanto dopo altri 15 minuti, per un totale di 49 minuti dalla prima chiamata.

In particolare gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quello che è accaduto tra la prima e la seconda chiamata e quello che è successo dopo il sollecito, se quel ritardo di 8 minuti tra la classificazione dell'intervento in codice rosso e l'invio del mezzo è imputabile all'operatore della centrale che ha preso in carico l'intervento (e che al momento lavora in altra mansione), se c'erano ambulanze disponibili e anche l'efficienza del sistema, gestito tramite tablet, che segnala la disponibilità dei mezzi in tempo reale. Nei giorni scorsi, apprende Fanpage.it, gli inquirenti hanno acquisito le registrazioni delle chiamate arrivate alla centrale operativa.

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