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Muore il genero del boss a Castellammare, mercato “chiuso per rispetto”: indaga l’Antimafia

I carabinieri indagano sull’annullamento del mercato rionale a Castellammare di Stabia: sarebbe stato un segno di “rispetto” per la morte del cognato del boss.
A cura di Nico Falco
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Un obbligo imposto, forse addirittura una scelta spontanea. In segno di "rispetto" per il clan, che in quelle ore stava vivendo il lutto per la morte del cognato del boss. È quello che sarebbe successo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, dove, giovedì scorso, il mercato rionale del quartiere Savorito non si è svolto.

I motivi dell'annullamento non sono chiari ma sulla vicenda, come rende noto il quotidiano Metropolis, sono stati informati i carabinieri della Compagnia locale che, sotto il coordinamento della Procura Antimafia, stanno verificando se ci sono state delle pressioni da parte del clan sugli ambulanti. L'ipotesi è che emissari degli Imparato abbiano imposto ai commercianti di tornarsene a casa per "rispetto" del lutto della cosca camorristica; un versione che suonerebbe come l'ennesima conferma del controllo capillare del clan sul quartiere e anche sul mercato, nonostante le numerose inchieste e i conseguenti arresti.

Castellammare, mercato annullato per rispetto al lutto del clan

Altra ipotesi, anche questa al vaglio dei carabinieri, è che non ci sia stata una vera imposizione da parte della camorra, ma che sia stato un gesto spontaneo, sempre da leggere in chiave di controllo camorristico del territorio da parte degli Imparato, che anche nell'ultima relazione Antimafia gli inquirenti inquadrano come egemoni nel rione Savorito: gli ambulanti, saputo del decesso, potrebbero avere deciso spontaneamente di non lavorare quel giorno.

Dai primi riscontri pare però che, in effetti, qualcuno alle prime ore dell'alba abbia diffuso "l'invito" tra i commercianti. Qualunque sia stato il motivo, agli atti resta che quel giorno il mercato non si è tenuto e che lo stop non è stato comunicato preventivamente ai cittadini.

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