Morto dopo l’uso del taser a Napoli: Anthony Ehogonoh colpito con due scariche, i primi risultati dell’autopsia

È stata eseguita ieri, martedì 14 ottobre, l'autopsia sul corpo di Anthony Ihaza Ehogonoh, l'uomo di 35 anni morto a Napoli lo scorso 6 ottobre dopo essere stato colpito dai carabinieri con un taser. Dai primi risultati sull'esame autoptico, eseguito al II Policlinico di Napoli, è emerso che il 35enne sarebbe stato colpito con due scariche elettriche del taser; l'uomo era in evidente stato di agitazione e l'utilizzo dello spray al peperoncino non sarebbe stato efficace. I militari dell'Arma intervenuti avrebbero così utilizzato il taser, ma anche una prima scarica si sarebbe rivelata non risolutiva, inducendo gli operatori a procedere con una seconda scarica, che sarebbe stata più intensa. La relazione completa sull'autopsia sarà depositata entro 60 giorni; ora la famiglia di Anthony Ehogonoh potrà procedere con i funerali, che potrebbero svolgersi nella giornata di giovedì 16 ottobre.
Indagati 5 carabinieri per la morte del 35enne
Nella mattinata del 6 ottobre scorso, i carabinieri sono intervenuti in via Fornelli, a Chiaia, quartiere nel centro di Napoli, per una lite in famiglia. Sul posto, i militari dell'Arma hanno riscontrato la presenza di una donna e di un bambino, nonché del 35enne, in evidente stato di alterazione e completamente nudo, mentre la casa era a soqquadro. I carabinieri hanno tentato di calmare l'uomo, ma questi li ha aggrediti; i militari hanno dunque utilizzato prima lo spray urticante, poi il taser: il 35enne, però, si è sentito male ed è morto durante il trasporto in ambulanza. Per la morte di Anthony Ehogonoh, la Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati 5 carabinieri per il reato di eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi.