Morto al Cardarelli mentre i parenti di una paziente sfasciavano il reparto, 13 indagati

Tredici persone sono iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli per i fatti avvenuti nella notte tra il 5 e il 6 giugno nell'ospedale Cardarelli di Napoli dove, poco dopo l'irruzione dei parenti di una paziente 69enne appena deceduta, è morto un altro ricoverato, un 72enne; l'ipotesi per cui si procede è che il caos generato avrebbe impedito ai sanitari di assistere adeguatamente l'uomo, comportando quindi il decesso.
Degli indagati, 9 sarebbero parenti della donna che si sarebbero resi responsabili dell'irruzione, gli altri 4 sarebbero sanitari in servizio nel reparto. L'iscrizione nel registro è un atto dovuto, per consentire agli avvocati degli indagati di nominare i consulenti di parte in vista dell'imminente autopsia sul corpo del 72enne. Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Enrico Parascandolo, coordinato dal procuratore aggiunto Simona di Monte, alla guida della sezione "Lavoro e colpe professionali". Le ipotesi di reato sono due: omicidio colposo nei confronti dei sanitari, mentre ai parenti della donna deceduta viene contestata la morte come conseguenza di altro reato.
Quella notte il reparto fu invaso dai parenti della 69enne, che accusavano medici e infermieri per il decesso della donna. Volarono insulti e minacce e nel trambusto, hanno poi riferito i sanitari, venne anche danneggiato il dispositivo medico che teneva sotto controllo i parametri vitali dell'uomo che sarebbe morto poco dopo. Nell'immediatezza la Polizia di Stato aveva denunciato per danneggiamento aggravato un 27enne che, dopo avere spaccato la porta di ingresso del Pronto Soccorso, cercò di entrare in Medicina d'urgenza per aggredire i medici.