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Morto a 25 anni per i botti di Capodanno a Caserta, indagati il fratello e un minorenne

Due giovanissimi sono indagati per la morte di Domenico Di Giacomo, il 25enne deceduto a seguito dello scoppio di un mega ordigno illegale la notte di Capodanno a Caserta: si tratta del fratello 21enne della vittima e di un minorenne che era presente al momento dell’esplosione. Il 25enne fu travolto dall’onda d’urto, è spirato al Cardarelli dopo una settimana di agonia.
A cura di Nico Falco
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Ci sono due indagati per la morte di Domenico Di Giacomo, il 25enne casertano deceduto qualche giorno fa in ospedale, dove era ricoverato per le gravi ferite riportate nella notte di Capodanno: si tratta del fratello 21enne della vittima e di un altro ragazzo, minorenne, che era presente al momento dell'esplosione e che avrebbe partecipato alla preparazione del mega ordigno usato dai ragazzi. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto i due nel registro degli indagati. Per domani, 11 gennaio, è prevista l'autopsia sul corpo del 25enne.

I tre fratelli erano finiti in ospedale la notte di Capodanno. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine avevano costruito un mega ordigno ammassando insieme diverse bombe carta illegali nel cortile interno di Parco Primavera, rione popolare della periferia di Caserta, in località Tuoro. La deflagrazione, estremamente potente, aveva danneggiato diverse automobili parcheggiate, spostandole di alcuni metri, e mandato in frantumi i vetri delle abitazioni più vicine. Di Giacomo, il più vicino all'esplosione, fu travolto dall'onda d'urto. I due fratelli, di 21 e 17 anni, il primo dei quali ora indagato, rimasero feriti anche se non gravemente.

Le indagini si erano subito dirette verso i tre ragazzi, ritenuti responsabili della costruzione dell'ordigno, poi è emersa la presenza di un altro giovane, anche lui presente al momento dello scoppio e ora iscritto nel registro degli indagati. Di Giacomo, inizialmente ricoverato nell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, per le gravissime condizioni era stato trasferito al Cardarelli di Napoli, dove è deceduto lo scorso 8 gennaio, dopo una settimana di agonia.

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