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Messa per il nipote del boss a Fuorigrotta, polizia identifica i presenti

La Polizia ha identificato i partecipanti a una messa in ricordo di Andrea Merolla, il 30enne nipote del boss ucciso in un agguato a Fuorigrotta, Napoli ovest.
A cura di Nico Falco
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La vittima, il 30enne Andrea Merolla
La vittima, il 30enne Andrea Merolla

Presenti identificati, la loro posizione al vaglio dell'autorità giudiziaria. Si è chiusa con l'intervento delle forze dell'ordine la messa che era stata celebrata nel pomeriggio di ieri, 24 novembre, nella chiesa di San Vitale, a Fuorigrotta, periferia ovest di Napoli, in ricordo di Andrea Merolla, il 30enne ucciso in un agguato di camorra nello stesso quartiere la sera dell'11 novembre scorso. Per il giovane, viste le modalità della morte, il Questore aveva vietato i funerali così come altre iniziative in ricordo. Nella chiesa sono intervenuti gli agenti del commissariato San Paolo della Polizia di Stato, al momento non risultano denunce.

Messa per il nipote del boss a Fuorigrotta, arriva la Polizia

Merolla, che abitava nel quartiere, era stato raggiunto dai sicari intorno alle 21:30 in via Caio Duilio; gli avevano esploso contro diversi colpi di arma da fuoco e lo avevano lasciato agonizzante a terra. Era stato trasportato da alcuni passanti al Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo, dove era morto intorno alle 23. La dinamica dell'agguato aveva portato subito a ritenere che il raid fosse riconducibile alla criminalità organizzata. Dalle indagini è emerso che il ragazzo, sul cui conto risultava soltanto una vecchia denuncia per rissa e qualche multa, non era affiliato a nessuno dei clan dell'area flegrea. È venuta però fuori una parentela "scomoda": era il nipote del ras Vitale Troncone, che secondo gli inquirenti è a capo del gruppo criminale che porta il suo cognome ed è attivo proprio nel quartiere Fuorigrotta.

La precisazione di don Pasquale Giglio

Don Pasquale Giglio, parroco della parrocchia del Buon Pastore, con una nota ha precisato quanto accaduto nella sua parrocchia

nel corso di una celebrazione serale di suffragio è stato ricordato Andrea Merolla, un giovane del quartiere Fuorigrotta, incensurato e ucciso in un agguato la sera dell'11 novembre scorso. Le messe in suffragio, tradizionalmente svolte ovunque e per chiunque, hanno il valore e il sapore della vicinanza a chi resta nel dolore e ha bisogno del conforto della misericordia e della speranza;

noi non celebriamo la morte, in qualunque modo accada, ma la vita che resta  e va sostenuta. Non esistono messe abusive. Esistono, invece, funerali vietati dall'autorità di polizia per ragioni di ordine pubblico come lo è stato quello di Merolla. Un parroco è il pastore di una comunità ed ha precisi doveri verso i fedeli, tutti i fedeli a quali rivolge solo parole di pietà e di verità come ci ha insegnato il Vangelo.

I tre omicidi di camorra della faida di Fuorigrotta

Sull'omicidio di Merolla le indagini sono ancora in corso. Una delle piste seguite dagli inquirenti è che potrebbe essere un agguato trasversale e che potrebbe essere in qualche modo collegato ad altri due omicidi avvenuti in zona nei mesi scorsi: il 15 marzo 2021, a pochi metri da via Caio Duilio, era stato ucciso il 77enne Antonio Volpe, imparentato coi boss dei Baratto-Bianco, i cosiddetti "calascioni", che hanno la propria roccaforte proprio nel tratto iniziale di via Leopardi, il "serpentone". Un anno prima era stato ammazzato Gaetano Mercurio, detto "sfilatino" e ritenuto elemento di spicco del clan Troncone: colpito a marzo 2020, era morto l'11 aprile successivo in ospedale.

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