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Maurizio ucciso per un parcheggio, festa per la scarcerazione di un aggressore. Il sindaco: “Un oltraggio”

Festa social con video e foto per l’uscita dal carcere di Poggioreale e per il ritorno in famiglia di Francesco Cirillo, 67enne pluripregiudicato di Torre Annunziata che ha confessato di essere stato sul luogo dove il 19 aprile scorso fu ucciso con una pugnalata al cuore Maurizio Cerrato. Valanga di proteste e di indignazione per la spettacolarizzazione dell’evento. Per la famiglia delle vittima uno schiaffo alla memoria di Maurizio. Il sindaco di Torre Annunziata: “No alla spettacolarizzazione”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Maurizio Cerrato e la figlia
Maurizio Cerrato e la figlia

Festa social con video e foto per l’uscita dal carcere di Poggioreale e il ritorno in famiglia di Francesco Cirillo, 67enne pregiudicato di Torre Annunziata, indagato per l'assassinio di Maurizio Cerrato, il 19 aprile scorso, ucciso con una pugnalata al cuore, reo di aver difeso la figlia in una lite per un parcheggio. Cirillo ha confessato di essere stato sul luogo della spedizione punitiva, ma di non aver partecipato attivamente all’omicidio. È stato scarcerato dal Tribunale del Riesame, che ha riformulato l'accusa in concorso anomalo in omicidio volontario. Insieme a Cirillo erano finiti in carcere anche i fratelli Giorgio e Domenico Scaramella e Antonio Cirillo, ritenuto colui che avrebbe sferrato la coltellata costata la vita al sessantunenne.

La scarcerazione del 67enne, che lunedì ha lasciato il carcere di Poggioreale, per andare agli arresti domiciliari, è stata ripresa in foto e video pubblicati poi su Facebook da suoi familiari. Ma quest’ostentazione di felicità sui social per il ritorno a casa ha subito scatenato una valanga di proteste indignate, a cominciare dalla famiglia delle vittima, che l’ha accolta come un vero e proprio schiaffo alla memoria di Maurizio, e dalla riprovazione del mondo delle istituzioni.

Il sindaco di Torre Annunziata: “No a spettacolarizzare”

”Assolutamente sconcertante – commenta il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione – assistere ad una spettacolarizzazione della scarcerazione, circostanza oltremodo oltraggiosa nei confronti dei familiari della vittima che giustamente hanno dichiarato il loro sgomento rispetto all’accaduto. Condanniamo fermamente l’ostentazione prepotente di chi, pretendendo una dovuta impunità, non ha rispetto per la vita umana e per il dolore delle vittime di tali efferati atti di violenza”.

“Ci uniamo al grido di dolore della moglie e della figlia di Maurizio – conclude Ascione – ed alla richiesta di giustizia, esprimendo tutta la nostra solidarietà. Nel contempo, siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e nell’azione della Procura, che ha svolto con rapidità ed efficacia le indagini, e che siamo certi agirà prontamente per tutte le opportune determinazioni anche con riferimento ai disposti arresti domiciliari di uno degli imputati di cui abbiamo avuto notizia nella giornata di ieri”.

Domani il flash mob per Cerrato

Tania Sorrentino, la vedova di Maurizio, non ha mai smesso di chiedere giustizia per suo marito. Domani ci sarà un flash mob sul luogo del delitto. “È giunto il momento che Torre Annunziata si schieri – commenta il senatore Sandro Ruotolo, senatore del Gruppo Misto – Chi è indifferente è complice dell'agonia della città. Occorrono segnali concreti a cominciare dallo Stato che dimostri di essere Stato. Ma anche la città deve scendere in campo a difesa della legalità contro la cultura della violenza e della sopraffazione”.

“Lascia sgomenti la decisione del tribunale del Riesame”, aggiunge il senatore del gruppo Misto, il quale si augura che la Procura della Repubblica faccia ricorso “anche perché l'indagato avrebbe ammesso la sua partecipazione alla tragica spedizione punitiva”. “La nostra solidarietà – continua Ruotolo – va alla vedova e alle figlie di Maurizio Cerrato, la cui esecuzione ha rappresentato uno spartiacque nella storia recente di Torre Annunziata e deve indurre tutti noi a reagire contro la camorra e il malaffare”. “Con sgomento apprendo che il Riesame ha scarcerato per gli arresti domiciliari uno dei 4 uomini accusati dell'omicidio di Maurizio Cerrato – scrive in un tweet il deputato del M5s Luigi Gallo – A Torre Annunziata a causa dell'occupazione abusiva di un posto auto. La città sente il peso di un territorio senza giustizia”.

Si dice “sconcertato” anche il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato: “La vita di un uomo, la vita di un padre di famiglia, vale così poco? Questa vittima e la sua famiglia non meritano giustizia? Non posso che solidarizzare con la moglie della vittima, che si è giustamente sfogata sui social, invocando giustizia per il marito barbaramente ucciso. Casi come questi mi convincono ancora di più a sostenere i nostri sei quesiti referendari per migliorare il nostro sistema giustizia, per avere una giustizia giusta”.

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