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Matrimoni in Campania, la Regione: vietati gli scambi tra tavoli diversi al ristorante

Vietati gli scambi tra gli ospiti di tavoli diversi al ristorante per i matrimoni in Campania. Lo ha precisato la Regione Campania con una nota di chiarimento sul settore del wedding pubblicata oggi pomeriggio, venerdì 28 maggio 2021. La nota è arrivata dopo richieste di molti ristoratori. “Evitare assembramenti al chiuso e all’aperto”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Vietati gli scambi tra gli ospiti di tavoli diversi al ristorante per i matrimoni in Campania. Lo ha precisato la Regione Campania con una nota di chiarimento sul settore del wedding pubblicata oggi pomeriggio, venerdì 28 maggio 2021. "Alla stregua dei provvedimenti ad oggi vigenti – è scritto nella nota della Regione Campania – negli esercizi di ristorazione risulta consentito accogliere commensali, anche provenienti dalla medesima cerimonia civile o religiosa, con obbligo di assicurare il rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione previste per le attività di ristorazione, di cui al protocollo di settore approvato con DPCM 2 marzo 2021 e ss.mm.ii., assicurando che siano evitate forme non consentite di aggregazione tra i commensali dei diversi tavoli ed evitando ogni forma di assembramento, al chiuso o all’aperto".

Il pasticcio sui matrimoni in Campania

Il chiarimento della Regione Campania è arrivato a seguito di "numerose richieste di chiarimenti pervenute in merito al regime applicabile alle attività di ristorazione, con particolare riferimento all’ipotesi in cui più avventori, provenienti da cerimonie civili o religiose il cui espletamento è consentito sul territorio nazionale e campano, richiedano di fruire dei servizi di ristorazione". In mattinata, il governatore Vincenzo De Luca aveva anticipato la necessità da parte della Regione di rivedere i protocolli regionali sui matrimoni e ricevimenti alla luce delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico nazionale.

"Abbiamo un problema sui matrimoni – ha detto De Luca – Abbiamo lavorato per anticipare a inizio giugno, abbiamo avuto il problema: abbiamo fatto un accordo con operatori e Camere di commercio, abbiamo approvato protocollo di sicurezza il 15 maggio. È intervenuto il comitato tecnico scientifico che ha fatto ulteriori prescrizioni, in modo particolare il Cts ha ritenuto di dover fissare un numero per le presenze. Quindi si è dovuto adeguare a queste prescrizioni".

Che significa lo spiega lo stesso governatore: a oggi su questo tema non è stata presa una decisione e rimane in vigore il decreto legge che ha fatto partire da metà giugno i matrimoni. «I ristoratori – conclude – ci chiedono per le cerimonie: ad oggi si può rispettare nei ristoranti le norme previste del distanziamento e non assembramento, non ci sono altre possibilità In attesa che ministero Salute dia risposta a Cts».

Le regole per i matrimoni

Dal 15 giugno il settore dei matrimoni potrà ripartire, ma con delle regole ben precise: chi parteciperà alle feste dovrà aver fatto un tampone con risultato negativo o essere vaccinato contro il Covid. La decisione del governo Draghi, trapelata dalla cabina di regia di oggi pomeriggio, dovrà essere integrata dai protocolli di sicurezza a cui penserà il Comitato tecnico scientifico. Non è chiaro se ci sarà un limite di invitati e come eventualmente cambierà se il luogo dell’evento sarà all’aperto o al chiuso.

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