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Elezioni Regionali Campania 2020

Maniaci, foto porno e insulti: la difficile campagna delle candidate alle Regionali in Campania

La storia di Delia Paciello, molestata online mentre presentava la sua candidatura alle Elezioni Regionali e di Nelide Milano, anch’ella candidata e insultata con immagini ed epiteti di ogni tipo sui social sono soltanto le due più clamorose vicende di una campagna elettorale orribile in Campania.
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Delia Paciello e Nelide Milano sono due candidate al Consiglio regionale della Campania con storie e programmi diversi (pur se entrambe nella coalizione che sostiene Vincenzo De Luca, una con una lista civica, l'altra con una lista ambientalista). Hanno una cosa in comune: sono state prese di mira, aggredite on-line con immagini e video osceni e insulti nel momento in cui si sono esposte come candidate ad una delle più brutte campagne elettorali mai viste in Campania.  Delia, commentatrice sportiva e giornalista, durante una diretta su Instagram ha avuto a che fare con un maniaco che si è masturbato (tutto vero) durante un dibattito, avendo cura anche di riprendere l'atto osceno. Nelide ha collezionato insulti e immagini oscene di ogni tipo sulla pagina usata per la sua candidatura al Consiglio regionale.

«C'è chi ride davanti alla violenza – scrive Delia Paciello –  chi sostiene che, dato che sto in campagna elettorale, devo stare zitta e non denunciare altrimenti qualcuno insinua addirittura che uso la violenza che ho subìto per fare voti (eppure è una lotta che faccio da sempre, siete riprovevoli!). C'è chi vuole raccontarci che è normale che una donna venga trattata così, che venga considerata oggetto; chi è inconsciamente convinto che una donna non può avere incarichi professionali o istituzionali di un certo spessore, a meno che non abbia i baffi. C'è chi non vede le mie competenze, i miei studi, il mio impegno, il mio lavoro, i miei valori, ma vede solo una bionda prosperosa». La giovane giornalista ha lasciato on-line il video col maniaco, denunciato alla Polizia postale.

Diversa ma figlia dello stesso clima di sottovalutazione, la vicenda di Nelide Milano. È lei stessa a raccontare quanto accaduto sui social corredandola di foto dei maniaci.

Ho creato una pagina Faceboo per far conoscere la mia candidatura e limitare la confusione tra profilo pubblico e privato.
Una propaganda elettorale semplice e pulita.
Eppure sono giorni che affronto commenti di ogni genere.
Non sono proposte né idee a confronto. Becera ignoranza seriale che assume tante forme, con comune denominatore la vigliaccheria di profili fake o quelli di imbecilli patentati.
Arriva il primo…Leggi, cancelli e blocchi…leggi, cancelli e blocchi.
E invece di parlare con le persone di idee e contenuti, devi buttare tempo per questo schifo di gente.
Segnalo? Si…ma a che serve?
Il problema è culturale.
Finché il pozzo sarà avvelenato da una cultura sessista, da una politica di odio, questi saranno i risultati.
Non mi sento minacciata o altro.
Semplicemente voglio esternare e condividere questo schifo…e d’ora in poi, non cancellerò.

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