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Campi Flegrei

Livello arancione ai Campi Flegrei, il ministro Musumeci conferma possibile innalzamento allerta

Il ministro della Protezione civile: “Bisogna prepararsi all’eventualità di passare verso un livello di allerta superiore”. Per ora però resta livello allerta giallo.
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Oggi il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci durante la sua audizione in Commissione Ambiente della Camera, ha parlato della crisi bradisismica in atto ai Campi Flegrei: c'è un decreto legge (il 140 del 12 ottobre scorso) che andrà convertito in legge, ma soprattutto un tema su tutti: far passare da livello di attenzione giallo a livello di attenzione arancione l'area dei Campi Flegrei, fra Napoli e Pozzuoli?

Musumeci parla dell'ultima relazione della Commissione Grandi Rischi che si è riunita per esprimere una valutazione sull'attuale situazione della caldera dei Campi Flegrei. Perché è importante questa audizione? Perché nell'ultima relazione con tanto di comunicato stampa della Protezione civile era stata paventata una imminente decisione di innalzare il livello di attenzione ad arancione, scatenando la reazione dei sindaci dell'area (Napoli, Pozzuoli, Bacoli) presi quasi in contropiede e non informati di tutto ciò, così come non erano stati informati i parlamentari dei territori e nemmeno gli altri enti, come la Regione Campania.

Ora Musumeci usa toni più pacati della nota stampa di qualche giorno fa, ma conferma che si va verso l'innalzamento dell'allerta, seguendo quanto messo nero su bianco dalla Commissione Grandi Rischi:

Il 3 ottobre la commissione ha confermato il livello di allerta gialla, evidenziando la necessità di approfondire l'analisi in considerazione della complessità del tema e della possibile evoluzione delle dinamiche.

Si è poi riunita di nuovo, il 27 ottobre, dando avvio all'audizione di esperti italiani ed esperti. In base a quanto emerso ha rilevato che l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza dei coinvolgimento del magma nell'attuale processo di sollevamento del suolo. Coinvolgimento del magma che non significa la presenza in superficie, ma il ruolo nella dinamica del bradisismo che va dunque continuamente monitorato.

Musumeci evidenzia anche in sede di commissione Ambiente che quanto espresso dalla commissione Grandi Rischi «non è di univoca interpretazione». Ma dice che la relazione fa pensare che il quadro complessivo «si possa evolvere ulteriormente».

La Commissione ha ritenuto opportuno che monitoraggio e prevenzione si intensifichino ulteriormente e si preparino ad eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all'attuale giallo.

Poi il passaggio più politico che risponde alle reazioni dei sindaci e dei territori:

tale affermazione non è in contrasto con ultimo bollettino settimanale dell'Osservatorio Vesuviano che conferma il livello giallo attualmente: il bollettino fotografa la situazione attuale e su breve termine, mentr  la Commissione Grandi Rischi delinea possibili scenari in prospettiva.

Il ministro del governo Meloni annuncia che saranno «aggiornati tutti i piani di settore del rischio vulcanico, soprattutto i piani di accoglienza delle regioni gemellate con la zona rossa vulcanica». E snocciola i numeri di un eventuale piano di evacuazione:

La zona rossa è quella da evacuare immediatamente in caso di eruzione e comprende circa mezzo milione di persone. La zona gialla è quella in cui si trovano persone esposte a significativa ricaduta di cenere: questa zona comprende circa 800mila persone.

Dopo l'audizione di Musumeci, fatto importante, la Commissione grandi rischi, sentita nella stessa sede, non ha dato assolutamente per scontato il passaggio da giallo ad arancione. E in serata il ministro, dopo il faccia a faccia coi sindaci conferma che ad oggi, rebus sic stantibus, il livello di allerta è giallo.

Una nuova zona rossa del bradisismo flegreo

Musumeci ha detto anche che ci sarà una zona rossa del bradisismo: «È già stata identificata, una commissione scientifica ha già definito il perimetro della zona rossa del rischio bradisismo. Una volta stabilito quale sia, il Governo passera' alla fase esecutiva del decreto, quella cioè di accertare la vulnerabiltà dell'edificato».

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