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Linea metro 10 Napoli, bandi deserti, finanziamenti a rischio. Eav ora corre ai ripari

Tavolo tecnico in Eav con Regione Campania, Acamir, Comune e Città Metropolitana per non perdere i fondi. La nuova metro senza conducente costerà 1,8 miliardi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Corsa contro il tempo per non perdere i finanziamenti della nuova metropolitana Linea 10 di Napoli senza conducente. Il bando, come anticipato da Fanpage.it, il 4 marzo scorso è andato deserto. Le aziende invitate alla procedura ristretta, tutti colossi del settore, infatti, hanno deciso di non presentare offerte. A rischio ci sono 1,8 miliardi di euro di fondi, dei quali 1,2 miliardi già finanziati per avviare i lavori. Questa mattina, lunedì 11 marzo 2024, presso la sede dell'Eav di Porta Nolana, si è tenuto il tavolo tecnico con rappresentanti della Regione Campania, ACAMIR, EAV, Comune di Napoli  e Città Metropolitana e si è arrivati all'accordo di portare avanti il progetto.

Eav: "Porteremo avanti il progetto"

Anche sulla realizzazione della nuova metropolitana, che dovrebbe collegare piazza Carlo III a Napoli alla Stazione dell'Alta Velocità di Afragola, insomma, si sono abbattuti gli effetti della crisi economica, che, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un'impennata dei prezzi dei materiali. Peraltro, la Linea 10 presenta interventi particolarmente delicati, con la costruzione di stazioni all'interno del perimetro urbano, densamente abitato. Condizioni che rendono i lavori e le cantierizzazioni molto più costose del solito.

La società della mobilità, di proprietà della Regione Campania, presieduta da Umberto De Gregorio, è chiamata in causa in quanto stazione appaltante per la metro Linea 10. Nel comunicato dell'azienda si legge:

È emersa la volontà unanime di tutte le parti di portare avanti il progetto, di valutare le motivazioni che hanno portato alla non partecipazione alla gara, di chiedere congiuntamente un differimento dei termini per non perdere i finanziamenti stanziati; nonché di valutare la eventuale necessità di integrare i finanziamenti esistenti, previa opportuna verifica tecnica.

E conclude:

Come è ovvio, le imprese decidono sulla base di valutazioni economiche. La mancata partecipazione è legata essenzialmente alla necessità di rivedere i costi dell'intervento. Eav è impegnata pertanto a verificare la possibilità di un aggiornamento di tali costi e a sollecitare una proroga.

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