“L’ho accoltellato perché mi era antipatico”: le chat smentiscono il 17enne arrestato ad Afragola

Quando le forze dell'ordine gli avevano chiesto perché avesse accoltellato il 19enne all'addome, lui aveva detto di averlo fatto perché gli stava antipatico. Una risposta buttata lì a caso, probabilmente per non rivelare quello che i carabinieri avrebbero poi scoperto: prima del ferimento c'era stata una rissa, a cui avevano preso parte anche altri giovani, nata per "rivalità territoriali". È il retroscena dell'arresto del 17enne, finito in manette nelle scorse ore ad Afragola, in provincia di Napoli, con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio.
L'arresto del 17enne per tentato omicidio
Il giovane, incensurato, è stato bloccato lo scorso 2 dicembre, in esecuzione di una ordinanza cautelare di collocamento in comunità emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli; il provvedimento scaturisce dalla richiesta della Procura per i Minori, all'esito di una indagine svolta dai militari dell'Arma della stazione di Afragola e relativa all'accoltellamento di un 19enne, avvenuto nella notte del 24 aprile scorso in piazza Gianturco.
Dopo il ferimento il 17enne si era dileguato; 19enne era stato accompagnato in scooter all'ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove era stato ricoverato in prognosi riservata e sottoposto a un intervento chirurgico per la grave emorragia interna. I carabinieri sono arrivati al minorenne grazie all'analisi della videosorveglianza e all'escussione di alcuni testimoni, e hanno ricostruito che, quella notte, c'era stata una lite tra due gruppi di giovani dovuta a dissidi precedenti.
Le chat smentiscono la versione del minorenne
Nella notte del 24 aprile, hanno ricostruito i militari, i due giovanissimi si erano affrontati in strada; il 19enne aveva sferrato una serie di pugni al 17enne, che aveva estratto il coltello e aveva sferrato il fendente all'addome. Portato in caserma, il 17enne ha detto di avere usato il coltello per difendersi dai pugni ma, quando gli hanno chiesto il motivo, ha parlato di una antipatia nei confronti della vittima.
Dall'analisi eseguita sul cellulare, però, sono emerse delle chat cancellate che restituivano una versione diversa: il giorno prima, il 23 aprile, c'era stata una rissa tra gruppi di giovani rivali, tra cui il 19enne e il 17enne, e diversi partecipanti erano armati di coltello. Il ferimento del 19enne, quindi, fu la prosecuzione di quella rissa.