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“Abito in via Tribunali: scippi e rapine a non finire. Ora ho paura di vivere qui” lettera di un residente

Un abitante di via dei Tribunali a Napoli ha raccontato a Fanpage.it in una lettera cosa significa vivere ai Decumani oggi.
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Un «abitante» di via dei Tribunali a Napoli ha raccontato in una lettera a Fanpage.it in una lettera cosa significa vivere in una delle zone più belle del nostro centro storico prese purtroppo di mira dalla microcriminalità predatoria. «Vorrei porre all'attenzione la situazione ormai fuori controllo del centro storico di Napoli», afferma l'uomo, che chiede di restare anonimo per scongiurare intimidazioni.

Scippi e borseggi in pieno giorno ormai quotidiani, bande di criminali che spadroneggiano incontrastati sui loro scooter di grossa cilindrata, totale assenza di qualsivoglia presidio del territorio da parte dello stato. Nel quartiere gli scippatori vengono addirittura paragonati ai tassisti.

Fanno la fila in una delle piazzette della zona per adocchiare i “clienti” e partono uno per volta. Talvolta litigano per la “precedenza”. Pochi giorni fa una influencer straniera è stata scippata in diretta social a due passi dal Duomo.  Poi uno scippo di una donna incinta, la rapina ai clienti di un B&B, seguiti fin dentro al palazzo. Tutte cose avvenute nell'ultimo fine settimana.

I commercianti della strada – tutti – lamentano furti, cresciuti negli ultimi due mesi in maniera esponenziale, e spesso non denunciati, dato che l’attesa media per poter sporgere una denuncia è superiore alle due ore. Fin qui siamo solo all’aumento di un "ordinario" degrado sociale ed istituzionale.

Domenica sera i soliti balordi su moto di grossa cilindrata scorrazzava a tutta velocità per le strade tra via Duomo, via dei Tribunali e largo Donnaregina. Verso le 10 di sera, mentre percorreva per la millesima volta via Tribunali a tutta velocità su una ruota, perdeva il controllo del mezzo, che andava a schiantarsi sugli avventori di un locale, ferendo la moglie del titolare e un cliente.

Il “simpaticone” è fuggito ed i suoi “colleghi” sono immediatamente arrivati per prendersi la moto. Quando gli avventori del locale  hanno cercato di impedirglielo è scoppiata una rissa. Nonostante il tutto sia durato una buona mezz’ora e le chiamate ai numeri di emergenza siano state innumerevoli, nessun poliziotto o carabiniere si è degnato di presentarsi. Io vorrei sapere come sia possibile che sul Decumano Maggiore possa succedere un simile fatto di sangue senza che nessuno faccia o dica niente.

È questo il rinascimento del centro storico? Questa l’accoglienza riservata ai turisti? La valorizzazione del patrimonio Unesco? Se siamo a questi livelli di impunità forse è meglio che si chiuda tutto. Sono sempre gli stessi che fanno ogni giorno le stesse cose nello stesso posto. Anche un bambino potrebbe rintracciarli in un paio di giorni.

Devo dedurre che lo Stato abbia ceduto questa fetta di territorio ai criminali o, peggio, che abbia paura. Paura che sinceramente comincio ad avere anche io.

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