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Lavori nel loro palazzo, chiedono 3mila euro “per il disturbo” al titolare della ditta: due arresti

Due uomini, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per estorsione a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli. I due hanno preteso tremila euro dal titolare della ditta che ha effettuato lavori nel loro condominio “per il disturbo e i disagi subiti”: se l’uomo non avesse pagato, avrebbero danneggiato il cantiere.
A cura di Valerio Papadia
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I lavori di ristrutturazione in un condominio, si sa, sono spesso rumorosi e possono creare qualche disagio. A Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli, due persone hanno così pensato di chiedere, anzi di pretendere, una sorta di "risarcimento" per il disturbo e i disagi arrecati dai lavori: due persone, Massimo Picone e Fabio Esposito, entrambi già noti alle forze dell'ordine, sono così stati arrestati dai carabinieri per concorso in estorsione. I militari dell'Arma della stazione e del Nucleo Operativo di Bagnoli hanno appurato che i due hanno preteso la somma di tremila euro dal titolare della ditta edile che stava eseguendo alcuni lavori all'interno del loro condominio, nella fattispecie l'installazione di un ascensore, "per i disagi subiti". Se l'imprenditore non avesse pagato, i due avrebbero danneggiato le attrezzature presenti nel cantiere.

Il titolare dell'impresa edile non ha ceduto alle minacce e ha denunciato tutto ai carabinieri. I militari dell'Arma hanno così convinto l'uomo a fingere di voler pagare, organizzando così un appostamento sul luogo per cogliere i due malviventi in flagranza di reato: quando l'imprenditore ha consegnato i tremila euro in contanti, i carabinieri sono entrati in azione e hanno arrestato i due ricattatori; gli uomini, dopo le formalità di rito, sono stati condotti in carcere.

A Napoli imprenditore arrestato per corruzione

Ha cercato invece di corrompere le forze dell'ordine l'imprenditore, un uomo cinese di 48 anni, arrestato in zona Maddalena, a ridosso della Stazione Centrale di Napoli. L'uomo ha tentato di corrompere con 850 euro i finanzieri che stavano effettuando un blitz nella sua fabbrica del falso, un vero e proprio laboratorio nel quale l'uomo confezionava scarpe contraffatte delle più note marche.

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