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L’agguato di camorra nel ristorante annullato all’ultimo momento: lo scooter dei killer si ruppe

Il clan Silenzio aveva organizzato un agguato contro i Formicola in un ristorante di Pozzuoli. Il raid saltò all’ultimo perché lo scooter dei killer si ruppe.
A cura di Nico Falco
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Il piano dei killer del clan Silenzio di San Giovanni a Teduccio era di fare irruzione nel ristorante, mentre era in corso una festa, e di ammazzare davanti a tutti l'obiettivo, elemento di spicco del clan rivale, quello dei Formicola. Una potenziale carneficina: c'era l'altissima probabilità che qualcuno avrebbe risposto al fuoco. A sventare l'agguato di camorra era stato però un imprevisto: lo scooter si era rotto mentre i sicari erano già in viaggio. E, una volta tornati alla base operativa, i sicari avevano capito che di essere stati inviati a compiere una azione suicida.

La circostanza emerge dall'ordinanza che ha portato all'esecuzione della misura cautelare per 26 persone contro il clan di Napoli Est che, dopo la faida con i Formicola, precedentemente alleati, si era appropriato dei palazzoni del "Bronx" di San Giovanni a Teduccio, facendone la propria sede operativa e instaurando un controllo militare del territorio grazie all'assegnazione delle case popolari agli affiliati.

L'agguato nel ristorante saltato perché si ruppe lo scooter

A raccontare la vicenda dell'agguato mancato, si legge nell'ordinanza, è uno dei collaboratori di giustizia che aveva fatto parte del clan Silenzio. Il periodo è l'estate 2020, l'obiettivo era Giuseppe Savino, ritenuto ai vertici del clan Formicola. I capi del clan Silenzio avevano scoperto che quel giorno, una domenica, si trovava in un ristorante di Pozzuoli. Lo avevano riconosciuto in una storia pubblicata da un ragazzo su Instagram. E così era stato organizzato il commando di morte.

Il collaboratore avrebbe dovuto uccidere Savino con un revolver, un altro sicario gli avrebbe fornito la copertura con una pistola semiautomatica. I killer sarebbero poi stati recuperati dai complici in automobile e portati lontano dal luogo dell'omicidio. Quando il commando era già partito, però, racconta ancora il collaboratore di giustizia, l'imprevisto: si ruppe lo scooter. Così l'uomo salì sull'automobile insieme ai due complici e i tre tornarono nel Bronx di San Giovanni a Teduccio.

Il raid mancato alla festa dove c'erano i De Micco di Ponticelli

Se l'agguato fosse andato a segno, si sarebbe probabilmente trasformato in una carneficina. Oltre a personaggi legati ai Formicola, infatti, in quel ristorante c'erano anche affiliati al clan De Micco di Ponticelli. Era probabile, quindi, che il commando dei Silenzio si sarebbe trovato di fronte a diverse persone armate, pronte a rispondere al fuoco, e che il raid si sarebbe trasformato in una sparatoria.

A raccontare questo ulteriore particolare è sempre il collaboratore di giustizia. Quando i tre erano tornati nel Bronx, spiega, uno dei vertici del clan, lo stesso che aveva organizzato e ordinato l'agguato, disse loro che pensava che non sarebbero più tornati vivi da quell'azione. "Intuimmo – spiega il collaboratore – che sapeva che fossero armati".

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