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Covid 19

La vaccinazione nelle carceri della Campania è partita. Ma è a macchia di leopardo

L’intervento di Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone private della libertà personale in Campania: “Ribadisco che occorre fare presto perché il contagio tra i detenuti, agenti di polizia penitenziaria e personale continua. Penso che il vaccino a dose unica eviterebbe complicazioni burocratiche e svantaggi organizzativi e sarebbe più efficace la campagna di vaccinazione. per il momento solo l’Asl di Caserta ha fatto questa scelta”.
Intervento Samuele Ciambriello
Garante campano delle persone private della libertà personale
A cura di Redazione Napoli
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di Samuele Ciambriello

Ad aprile del 2020 si registra il primo positivo al virus Covid-19 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Di dimensioni maggiori i contagi registrati a novembre del 2020 nel carcere di Poggioreale, arrivando a picchi di 120 contagiati tra i detenuti. A dicembre dello stesso anno esplode il focolaio Secondigliano, colpendo letalmente il referente sanitario Raffaele De Iasio. Successivamente a febbraio del 2021 anche nell’Istituto di Carinola il virus miete vittime, tre sono gli agenti contagiati morti.

In totale dall’inizio della pandemia a marzo 2021 sono 18 i ristretti e 10 gli agenti ammalati deceduti in Italia. I numeri in Campania: sei detenuti morti per Covid, sei agenti di polizia penitenziaria e un medico a Secondigliano.

A fine aprile di quest'anno in Campania sono stati vaccinati 2049 persone, tra agenti di polizia penitenziaria, personale amministrativo, operatori penitenziari e volontari che entrano nelle carceri su un totale di 4274 che ne hanno fatto richiesta, quindi il 47,94 % delle persone.

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Al 1 maggio gli aggiornamenti sui numeri dei vaccinati contano 119 detenuti negli istituti di Poggioreale e Secondigliano, 377 somministrazioni presso l’istituto di Santa Maria Capua Vetere, mentre 125 detenuti ristretti nella Casa Circondariale di Salerno, 21 a Eboli e 21 a Vallo della Lucania,16 nell'Istituto per minorenni di Nisida, per un totale complessivo di 679 detenuti. Ad oggi sono stati vaccinati anche gli internati nella Rems di Calvi Risorta(Ce).
Esprimo apprezzamento per l’avvio della campagna vaccinale. Purtroppo però è a macchia di leopardo. Ribadisco che occorre fare presto perché il contagio tra i detenuti, agenti di polizia penitenziaria e personale continua, ribadisco che non ci sono limitazioni per fasce d’età, così come hanno fatto bene le ASL competenti per le carceri del Casertano e Salernitano.

Penso che il vaccino a dose unica eviterebbe complicazioni burocratiche e svantaggi organizzativi e sarebbe più efficace la campagna di vaccinazione. per il momento solo l'Asl di Caserta ha fatto questa scelta.
Considero la vaccinazione un diritto – dovere per chi entra in carcere e per chi è dentro in carcere la considero un obbligo morale. Così come per familiari, volontari, docenti ed operatori che entrano in carcere.
Voglio ringraziare gli operatori sanitari ai vari livelli che stanno eseguendo con premura e professionalità la vaccinazione sia per il personale, per gli agenti penitenziari che per i detenuti.

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