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La sinistra napoletana piange Marcello Chessa, sindacalista e politico, morto a 75 anni

È morto Marcello Chessa, storica figura della sinistra napoletana. Aveva 75 anni.
A cura di Redazione Napoli
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La sinistra napoletana dice addio a Marcello Chessa, già sindacalista Cgil e consigliere regionale, figura storica dell'area progressista napoletana. Chessa è morto ieri a 75 anni dopo una lunga malattia.

Militante del Partito Comunista Italiano poi lunga trafila all'interno del principale sindacato confederale italiano, eletto in consiglio regionale coi Democratici di Sinistra, poi passato con Sinistra Democratica. I funerali di Chessa saranno celebrati oggi, martedì 30 agosto, alle 17.30 presso la Chiesa Sant’Anna dei Lombardi, adiacente via Monteoliveto. Sinistra Italiana scrive sui suoi profili social:

Il compagno Chessa non c'è più. Abbiamo avuto la fortuna di percorrere con lui un pezzo di strada non solo politica.
Ci mancherai Marcello. Tanto. Un abbraccio forte ad Annamaria e tutti quelli che gli han voluto bene.

«Grande tristezza e dolore per la scomparsa di Marcello Chessa: un caro compagno ed amico, una bella persona» scrive Antonio Bassolino, esprimendo il cordoglio per la scomparsa. È il parlamentare di Articolo Uno, Arturo Scotto a tracciarne il profilo:

Un male incurabile lo ha portato via in tempi troppo rapidi perché lo potessimo riabbracciare tutti per l’ultima volta.
Marcello è stato un grande sindacalista della Cgil, un uomo delle istituzioni concreto e competente, protagonista degli anni della rinascita della città di Napoli con la prima sindacatura di Antonio Bassolino fino alla fase difficile del governo del centrosinistra in Regione Campania direttamente dai banchi del Consiglio.

Un compagno saggio e generoso, colto e arguto, appassionato e combattivo.
Un esempio di coerenza politica e limpidezza morale.
Insieme a lui e tanti altri ho attraversato tutto il percorso lungo e accidentato delle trasformazioni della sinistra italiana dell’ultimo ventennio, sempre combattendo dal lato di chi provava a darle uno sbocco popolare e di governo, in autonomia e senza cedere mai sul terreno dei valori e delle radici.

Una sinistra degna del suo bagaglio di lotte per il lavoro e per il riscatto del sud.
Mancherà tantissimo la sua voce curiosa alla Città di Napoli, a tutti quelli che gli volevano bene e che amavano trascorrere ore a passeggiare e conversare con lui, ad Annamaria, la sua dolce compagna che gli è stato accanto fino all’ultimo respiro.

Tanti i messaggi di cordoglio: Nino Daniele, Aldo Cennamo, Mario Coppeto, Tonino Scala, Guglielmo Allodi, Felice Zinno, Rosario Stornaiuolo e Antonella Cammardella,

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