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Frana a Casamicciola (Ischia)

Ischia, la replica di un dramma già visto. Senza che nessuno faccia nulla per evitare il prossimo

Sono anni che ad ogni alluvione o frana sull’isola di Ischia si parla di abusivismo e ambiente. Se ne parla ma non si risolve mai nulla.
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La coazione a ripetere è una tendenza patologica in tanti ambiti, tranne che in quello politico-amministrativo. A Casamicciola Terme, comune dell'isola di Ischia, golfo di Napoli, c'è una coazione a ripetere – ovvero una tendenza a porsi in situazioni penose (forse) senza rendersene conto – da decenni.

Casamicciola da queste parti non è solo un punto sulla mappa, ma pure è un modo di dire. «Abbiamo fatto Casamicciola!» per intendere che il disastro è compiuto, retaggio del devastante terremoto ischitano del 1883, quello che vide protagonista un giovane Benedetto Croce.

In quel caso e nei decenni a venire, ogni qual volta che terra e acqua hanno fatto sentire la loro natura matrigna, Casamicciola Terme è franata, tirandosi dietro la vita di chi campa su queste alture che ospitano coltivazioni ma pure tante case abusive.

Non è la prima volta che il paese vien giù dalla pioggia. Eppure in ogni occasione il copione è sempre lo stesso: si sacramentano gli abusi edilizi ma si sta zitti sulle pratiche di condono vergognosamente paralizzate nei meandri della Pubblica amministrazione, si maledice il cambiamento climatico ma nulla si farà per invertire la rotta. Saranno stanziati denari e finiranno per lo più a ricostruire negozi distrutti e case devastate. Esattamente lì dove erano.

Il fango di oggi, novembre 2022 dalle alture casamicciolesi è sceso fin giù ad un piazzale sul mare che prende il nome di Anna De Felice. Anna era una ragazza di 15 anni che morì annegata il 10 novembre del 2009, quando anche in quell'occasione un fiume di acqua e fango proveniente dalle pendici del Monte Epomeo travolse il centro abitato e con esso vita, speranze e sogni di una ragazzina.

Allora come ora i vertici in prefettura, i presidenti del Consiglio, i ministri, gli assessori regionali. Ora come allora, ci saranno la rabbia e le lacrime. E non si farà altro, fino alla prossima. Coazione a ripetere, appunto.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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