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Inchiesta di Salerno, parla l’avvocato di Vittorio Zoccola: “Sta raccontando i rapporti con De Luca su voti e appalti”

Intervista all’avvocato della “gola profonda” dell’inchiesta di Salerno su appalti e corruzione che coinvolge anche Vincenzo De Luca.
A cura di Antonio Musella
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Michele Sarno è l'avvocato di Fiorenzo "Vittorio" Zoccola, il referente delle cooperative salernitana ai rapporti con il potere politico, al centro dell'inchiesta della Procura di Salerno diretta da Giuseppe Borrelli, su appalti e corruzione. Nella stessa inchiesta è indagato per concorso in corruzione il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che proprio con Zoccola, da come emerge dalle intercettazioni e dalla dichiarazioni rese da quest'ultimo ai magistrati, avrebbe avuto diversi incontri in cui avrebbe ricevuto garanzie sugli appalti al Comune di Salerno per le coop, in cambio di voti alle elezioni regionali del 2020.

Sarno è stato il candidato sindaco del centrodestra alle recenti elezioni comunali di Salerno. Avvocato di lungo corso, sta seguendo Zoccola nel suo percorso di collaborazione con i magistrati della Procura a cui ha reso due interrogatori durati circa 15 ore. Lo abbiamo intervistato per capire cosa sta raccontando Vittorio Zoccola ai pm e cosa c'era nel materiale sequestrato presso gli uffici delle cooperative.

Zoccola ai giudici ha parlato di un incontro con De Luca al Rione Petrosino di Salerno prima delle elezioni. Cosa gli è stato chiesto? E cosa ha avuto in cambio?

Zoccola ha chiarito che all'interno di questo incontro c'è stata un'indicazione rispetto alla quale è stata chiesto di esprimere un voto, un consenso a favore di due candidati al consiglio regionale nei termini del 70% per uno e del 30% per l'altro. Il 70% dei voti da dare era per l'attuale consigliere regionale Savastano e il 30% era per l'attuale consigliere regionale Picarone. È evidente che c'era una rapportualità per quello che è il racconto posto in essere da Zoccola, attraverso il quale la politica entrava in contatto con le cooperative e le cooperative avevano interesse ad avere rapporti con la politica, qui si determinano le condizione affinché la politica possa poi chiedere i voti.
A lui alla fine anche le sole proroghe degli appalti non è che interessavano più di tanto, era più importante avere un lavoro consolidato piuttosto che le proroghe. Io ritengo che questa verità poi debba essere filtrata attraverso una serie di verifiche, ma credo che Zoccola abbia dato una ricostruzione importante di questa vicenda. Zoccola chiarisce che quella indicazione di voto gli è stata data dal Presidente della Regione Campania.

Tra i documenti sequestrati nell'ufficio di Zoccola c'erano anche dei fogli scritti a mano indirizzati al Presidente De Luca. Cosa c'era scritto?

È una specie di promemoria per il presidente, che adesso è arrivato nella sfera di conoscibilità anche di voi giornalisti. Erano un elenco di punti che facevano riferimento a dei lavori e a delle questioni che dovevano essere poste all'attenzione del governatore. Sono appunti che possono anche non riguardare solo il Comune di Salerno.
Le faccio un esempio: se la Soresa  è una società che fa riferimento al comparto regionale, è evidente che poi si arrivi ad un'analisi che vada in quella direzione. Se poi questi documenti tradissero qualcosa di un certo tipo o dell'altro, sarà oggetto di accertamenti da parte della magistratura.

Una parte dell'inchiesta riguarda anche il tesseramento ad un partito, se ne fa riferimento anche nelle intercettazioni, Zoccola ha chiarito questo aspetto?

Se mi consente, questa parte è sottoposta a segreto. Quindi non sarebbe corretto da parte mia, fino a quando è secretato, commentare questo aspetto.

Come ha descritto il suo assistito il rapporto di disponibilità continua con il mondo della politica locale e regionale?

Se tu sei in un contesto e ritieni che quel contesto sia la normalità, assumi dei comportamenti che si uniformano alla normalità perché ritieni che quelli siano i comportamenti. Ora io credo che Zoccola sta dando un grande contributo, ma un contributo all'accertamento della verità, con serietà. Se come è emerso, una cooperativa anche nelle assunzioni dove ascoltare la politica, e parlo di tutta la politica a 360 gradi, allora forse comprendiamo che le cooperative sono il dito ma dovremmo guardare alla Luna. Al netto di quelle che sono le verifiche di liceità o illiceità dei comportamenti.

Nel rispondere ai magistrati e nel collaborare, cos'altro può far venire fuori Zoccola?

Zoccola sta dando un contributo all'accertamento della verità, raccontando una sua verità che logicamente andrà filtrata, andrà verificata, ma che è una verità già riscontrata nelle intercettazioni, perché quando c'è aderenza tra una dichiarazione e una intercettazione, dobbiamo dire che è una verità acclarata. In questa inchiesta la magistratura c'ha messo la faccia, un indagato ci sta mettendo la faccia, credo che sia arrivato il momento in questa città che anche e soprattutto l'anello più importante ma anche quello considerato più debole, scenda in campo: i cittadini. Guardate qua si possono fare tutte le indagini del mondo, ma sei poi non c'è qualcuno che avendo vissuto certe cose, le porta alla luce, quelle cose non saranno mai conosciute.

L'avvocato Sarno chiude con una sorta di appello a "chi sa", di raccontare fatti e circostanze del "Sistema Salerno". "Non mi meraviglierei se Zoccola fosse ascoltato ancora" ci dice in conclusione. Le prossime tappe vedranno il deposito delle motivazioni del Tribunale del Riesame, che si è già espresso confermando la tesi della Procura di Salerno.

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De Luca: "Serenità e fiducia nella magistratura"

Inchiesta appalti a Salerno? Piena fiducia nella magistratura e assoluta tranquillità e serenità. Per il resto le vicende giudiziarie, come sempre, non si commentano". Venerdì 12 novembre, nel corso del suo consueto appuntamento social del venerdì pomeriggio, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per la prima volta ha parlato delle indagini in corso nei suoi confronti:

Piena fiducia nella magistratura e assoluta tranquillità. Per il resto le vicende giudiziarie non si commentano. Non manca qualche campagna di aggressione mediatica pseudo giornalistica. Nessun commento. Soltanto, come capitato un anno fa sul tema Covid e sanità, silenziose querele per diffamazione ma nessun commento.

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