In Campania l’effetto Meloni non c’è: il balletto non è servito

C'è chi dice che quel balletto al coro di «chi non salta comunista è» sia stato alla fine deleterio per la campagna elettorale di Edmondo Cirielli a Napoli. E in effetti da quando i leader del centrodestra sono calati in città la forbice tra Cirielli e Roberto Fico nei sondaggi è iniziata ad allargarsi in maniera irrecuperabile. I risultati elettorali definitivi sono inequivocabili.
L'effetto Giorgia Meloni, dunque non c'è stato. Anzi: è come se Napoli avesse preso male la comparsata della premier: poche ore ad un comizio, una sfilza di luoghi comuni sulla città e poi la fuga, il ritorno verso Roma. Meloni sarebbe dovuta venire a Napoli almeno due volte (se non tre) è venuta al comizio del Palapartenope e basta. Ha spedito qui la sorella Arianna Meloni che non ha alcun appeal né comunicatività se non con gli iscritti al partito. E soprattutto Giorgia Meloni non ha fatto sua la grande lezione di Silvio Berlusconi: il Cavaliere a Napoli, fin quando ha potuto, ha sempre prediletto i bagni di folla e le passeggiate pubbliche.

Sul fronte interno Meloni non può far finta del grosso risultato di Marco Nonno e il riassetto della leadership di Fratelli d'Italia a Napoli e in Campania potrebbe custodire molte più insidie di quanto di pensi. Intanto Fdi dovrà lavorare alle Elezioni Comunali 2027 dove è possibile che uno dei papabili candidati a sindaco possa essere Gennaro Sangiuliano.