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In 7 contro 1, giustizia fai da te ai Tribunali: una scena di violenza orribile, altro che legalità

Sette contro uno: il pestaggio ai danni di un presunto ladro nei vicoletti dei Tribunali è una scena orribile che non ha nulla a che vedere con la legalità. È stata una di quelle azioni “regolatrici” tipiche di qualcuno che vuol dimostrare di essere capace a tenere “l’ordine” nel vicolo.
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Pugni, schiaffi, calci, addirittura si intravede una mazza e un casco: 7 contro 1 e almeno altre 3-4 persone a guardare, una sicuramente intenta a riprendere il tutto col suo cellulare: la giustizia fai da te che ha avuto luogo nella serata di ieri, poco dopo le 22.30 in via dei Tribunali, a Napoli, è orribile tanto quanto chi, minando la serenità delle persone, si infila nelle case tentando di rubare qualsiasi cosa a portata di mano.

La feroce aggressione all'immigrato afgano 21enne, ieri sera pestato in strada nel cuore antico della città, è montata dopo una sorta di caccia all'uomo. Qualche giorno fa su una pagina Facebook dei Quartieri Spagnoli è apparso un messaggio una sorta di "Wanted" da Far West:

È arrivata la segnalazione della persona in foto il quale si introduce nelle case per rubare. Se colto in fragrante è pericoloso in quanto aggredisce le vittime. Le segnalazioni di furto sono iniziate nel centro antico, ma in questi giorni il ladro è stato avvistato ai Quartieri Spagnoli. Se lo incontrate contattate le forze dell’ordine. Chiunque fosse stato derubato è pregato di sporgere denuncia presso le forze dell’ordine. Altrimenti quest’ultimi non potranno intervenire.

Nessuna denuncia a carabinieri e polizia: una foto "segnaletica" fatta col cellulare e la caccia all'uomo è servita. Ai Tribunali, dove i clan spadroneggiano – come dimostrano le inchieste sulle estorsioni alle pizzerie più famose di Napoli – e nessuno ha detto mezza parola per denunciare le organizzazioni criminali (costituite da napoletani doc, altroché) quando si è trattato di "dare una lezione" a qualcuno platealmente indicato come ladro – ma nessuno ne ha la certezza – sono spuntati come funghi i provvidenziali "guaglioni" che con una perizia inquietante, lentamente, hanno prima bloccato l'uomo, poi preso a calci e pugni.

Di legalità nemmeno l'ombra: è stata una di quelle azioni "regolatrici" tipiche di qualcuno che vuol dimostrare di essere capace a tenere «l'ordine» nel vicolo. L'uomo è stato trasportato all'ospedale Pellegrini dove è stato medicato per alcune contusioni e una ferita alla testa. Dimesso con prognosi di 6 giorni, non ha raccontato la sua versione ai militari intervenuti. Pare che il ragazzo, un senza fissa dimora, possa essere stato scambiato per un ladro o effettivamente colto a rubare. Sicuramente ha imparato la lezione dell'omertà:  non parlare altrimenti è peggio.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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