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Il Rettore della Federico II, Lorito: “Il nuovo sindaco garantisca i trasporti agli studenti”

Il rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito a Fanpage.it: “Al prossimo sindaco chiedo che funzionino i servizi pubblici per gli studenti, a cominciare dai trasporti. Vorrei un Comune che sappia dialogare con la Regione. Green Pass in aula? Siamo pronti, ci saranno controlli a campione. Chiederemo all’Asl di individuare i Prof non vaccinati. Per i profughi afgani iscrizioni gratuite e borse di studio”.
Intervista a Prof. Matteo Lorito
Rettore dell'Università Federico II di Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Alla Federico II siamo pronti per il rientro in presenza degli studenti da settembre. Ci saranno controlli a campione per i green pass, che saranno obbligatori per docenti e amministrativi, ma anche per gli studenti che frequentano le lezioni in Aula. Per questi ultimi stiamo sviluppando un’App che garantirà verifiche rapide ed anonime. Mentre chiederemo la collaborazione delle Asl per individuare la componente di personale che non ha la certificazione vaccinale e lavora in presenza, che comunque ci aspettiamo sia molto limitata. Siamo pronti ad iniziare il nuovo anno accademico”.

Non ha dubbi Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che a Fanpage.it interviene su green pass per prof e studenti, emergenza profughi afgani e elezioni comunali a Napoli. Cosa chiede al prossimo sindaco di Napoli? “Il prossimo sindaco deve garantire migliori servizi agli studenti, a cominciare dai trasporti. Occorre anche un Comune che sappia interagire con le istituzioni, a cominciare dalla Regione”.

Professore, tra i grandi temi oggi c’è anche l’emergenza per i profughi afgani in fuga dal regime talebano. La Federico II ha una grande tradizione di solidarietà e accoglienza. Avete pensato a delle iniziative?

Garantiremo l’esenzione completa delle tasse universitarie per tutti gli studenti afgani che si iscrivono alla Federico II. E stiamo ragionando con gli altri rettori della Campania per estendere queste misure a tutti gli Atenei. Per chi ha lo status di profugo stiamo pensando ad una borsa di studio per aiutarlo nella permanenza. Noi offriamo la possibilità di iscriversi online anche dall’Afghanistan, e speriamo che l’iscrizione possa essere sufficiente per questi giovani per avere il visto per lasciare il Paese per motivi di studio. L’abbiamo fatto anche in passato. In collaborazione con l’Università L’Orientale, poi, lavoriamo per mantenere vivi i contatti con le istituzioni culturali dell’Afghanistan, che da sempre hanno un forte rapporto con Napoli. Ma non c’è solo questo.

Che altro?

Vorrei sottolineare anche l’impegno civico di tanti giovani studenti e laureati afgani della Federico II. Abbiamo un ragazzo che frequenta il Dipartimento di Scienze Politiche che lavora come interprete all’Aeroporto di Fiumicino dove sta aiutando i profughi. Mentre un altro giovane ingegnere laureatosi da noi sta cercando di portare in Italia la sua promessa sposa. Le offriremo la possibilità di iscriversi gratuitamente da noi.

Come avverranno i controlli per i green pass?

Stiamo valutando diverse modalità per le verifiche. Inviteremo nei prossimi giorni tutto il personale docente, tecnico, amministrativo e ausiliario a vaccinarsi se non l’ha ancora fatto o se ha fatto solo la prima dose. Poiché dal 1 settembre il green pass sarà obbligatorio. Quindi invieremo alle Asl gli elenchi dei nostri dipendenti, in modo che possa segnalare chi non si è ancora vaccinato. I green pass potranno essere controllati agli ingressi, con autocertificazioni e a campione.

E per gli studenti?

La norma prevede il green pass obbligatorio per chi frequenta le lezioni in classe. Anche in questo caso ci saranno controlli a campione. Stiamo sviluppando un’App per informatizzare il controllo dei Green Pass in maniera anonima. In aula bisognerà rispettare l’obbligo della distanza. Stiamo acquistando anche delle aule in centro per aumentare gli spazi a disposizione. Certamente non sarà più possibile avere assembramenti all’interno delle aule. Per le lezioni sarà possibile alternare ai giorni in presenza un giorno a settimana in DaD, in caso di aule con spazi ridotti.

Da Rettore del più grande Ateneo del Mezzogiorno cosa chiede al prossimo sindaco di Napoli?

In primo luogo che funzionino i servizi, a cominciare dai trasporti, che sono la condizione per poter studiare. Nel 1200, nell’atto fondativo dell’Università l’imperatore Federico II si premurò di rimarcare che agli studenti fossero assicurati i migliori servizi. L’Università sta facendo la sua parte: è un soggetto sano economicamente e sta accrescendo la sua offerta. Le ultime classifiche ci vedono migliorare le posizioni. Ma chiediamo una Napoli che possa sviluppare la sua vocazione di grande città universitaria, considerando che tra i cinque atenei cittadini c’è una platea di quasi 100mila studenti. Infine, bisogna avere un Comune e una Municipalità che interagiscano con le altre istituzioni, in particolar modo con la Regione e il Governo, per poter sviluppare politiche di ampio respiro per la città.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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