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Il papà di Ornella Pinto alla famiglia di Rosa Alfieri: “Il nostro abbraccio e la nostra solidarietà”

Il papà di Ornella Pinto, uccisa un anno fa dal marito, al funerale di Rosa Alfieri ha espresso solidarietà alla famiglia della 23enne di Grumo Nevano.
A cura di Gaia Martignetti
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Ornella Pinto, a sinistra, e Rosa Alfieri, a destra
Ornella Pinto, a sinistra, e Rosa Alfieri, a destra

La chiesa è gremita. Tutta Grumo Nevano si è fermata, poche ore, per dare l'ultimo saluto a Rosa Alfieri, la 23enne uccisa dal vicino di casa Elpidio D'Ambra che ha confessato l'omicidio. La bara bianca è coperta da fiori e una maglia con il volto di Rosa. Accanto un paio di scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. A celebrare è Monsignor Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa che durante la sua omelia racconta di aver ricevuto una telefonata.

«Questa mattina ha telefonato in Curia un signore di Napoli: il papà di Ornella Pinto. Che è una giovane donna che è stata anche lei uccisa un anno fa. E voleva dare tutta la sua solidarietà, il suo abbraccio ai familiari di Rosa. E chiedeva che lo facessimo. E sento di poter dire che questo gesto così semplice, così vero, descrive questa solidarietà, questa fraternità che ci accomuna»·

Il Vescovo di Aversa Monsignor Angelo Spinillo durante l'omelia per Rosa Alfieri
Il Vescovo di Aversa Monsignor Angelo Spinillo durante l'omelia per Rosa Alfieri

Ornella Pinto era una giovane insegnante napoletana di 39 anni uccisa dal marito, reo confesso. L'episodio è avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 marzo del 2021. La famiglia, riconoscendosi nel dolore dei parenti di Rosa, ha voluto attraverso Monsignor Spinillo mandare un messaggio di unione e condivisione.

«Questo deve diventare la forza della nostra speranza», ha aggiunto il Vescovo. Dopo la sua omelia in cui ha parlato della banalità del male, il ricordo di Rosa è stato affidato alle parole della cugina, degli amici e infine a una lettera scritta dalla mamma e firmata dalla sua famiglia. «La nostra complicità ci ha unite sempre di più, anche se ogni tanto non eravamo d'accordo. Tu facevi sempre a modo tuo, non ascoltavi mai nessuno e anche se sbagliavi per me rimanevi perfetta. Vivrai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Ti amo vita mia, non ti dico un addio ma arrivederci. I tuoi genitori Nicoletta e Vincenzo e i tuoi fratelli Pasquale e Luca».

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