Il papà del bimbo autistico: “Linea Napoli-Salerno sospesa da mesi, spostarsi per le terapie è un calvario”

"Ho quarant’anni e vivo a Portici. Ogni giorno prendo il treno con mio figlio per raggiungere Salerno, dove lui fa delle terapie specialistiche per l’autismo. Da quando c’è il problema del palazzo pericolante a Santa Maria la Bruna, la nostra vita è diventata un percorso a ostacoli. Ogni giorno dobbiamo scendere dal treno, prendere un autobus sostitutivo, e poi risalire su un altro treno per arrivare a destinazione. Tutto questo con un ragazzo autistico che non tollera bene i cambi improvvisi, la confusione, i rumori, le attese infinite. Alla stazione di Santa Maria, non c’è nulla: nessun bagno, nessun bar, nessun punto di attesa coperto e accogliente. Nonostante tutti questi disagi, continuo a pagare un abbonamento intero".
È lo sfogo del papà di un bimbo autistico a Fanpage.it. Babbo e figlio ogni giorno usano i treni della linea storica Napoli-Salerno per raggiungere gli ambulatori dove si fanno le terapie. Dal 9 settembre scorso, però, la linea ferroviaria, gestita da Ferrovie dello Stato, è interrotta tra Torre del Greco e Torre Annunziata, a causa di un palazzo privato pericolante, che minaccia di cadere sui binari, all'altezza di Santa Maria la Bruna. I pendolari sono costretti così a scendere dal treno, aspettare in stazione il bus sostitutivo che li porterà alla successiva stazione per riprendere il treno.
Perché raggiungere l'ambulatorio è difficile
È quello che accade tutti i giorni a questa coppia di papà e figlio. Le terapie per l'autismo per il bimbo sono fondamentali. "È un impegno importante – sottolinea il padre nella lettera – ma necessario: quelle ore di lavoro con i terapisti sono fondamentali per il suo percorso di crescita e autonomia". Il viaggio, però, per arrivare all'ambulatorio è lungo e scomodo. Con servizi in alcuni casi del tutto assenti, secondo il genitore.
"Il momento peggiore – racconta il papà nella sua lettera – è al ritorno, quando arriviamo a Santa Maria la Bruna e dobbiamo aspettare quasi un’ora per il treno verso Portici. In quella stazione non c’è nulla: nessun bagno, nessun bar, nessun punto di attesa coperto e accogliente. Siamo costretti a stare lì, seduti su una panchina, spesso al freddo o sotto la pioggia, cercando di tranquillizzare mio figlio che inizia a innervosirsi, agitarsi, a volte anche piangere perché non capisce perché dobbiamo restare fermi così a lungo".

"È una situazione dura, logorante e ingiusta. Come genitore, mi sento completamente abbandonato da un servizio pubblico che dovrebbe garantire mobilità e dignità a tutti, non solo a chi può permettersi un’auto. E quello che fa ancora più rabbia è che, nonostante tutti questi disagi, continuo a pagare un abbonamento intero, come se tutto funzionasse normalmente. Nessuno sconto, nessun riconoscimento del disagio, nessuna attenzione particolare per chi – come noi – vive una condizione già complessa. Chiedo solo che qualcuno ascolti davvero le nostre voci e che Trenitalia e il Gruppo FS si impegnino a trovare una soluzione concreta e urgente. Non è solo una questione di trasporti: è una questione di umanità e rispetto".
Assoutenti Campania: "Fs convochi le associazioni"
La storia del papà e del bimbo autistico e di quella di migliaia di pendolari è stata presa a cuore da Roberto Capasso, presidente di Assoutenti Campania, associazione a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici, che ha scritto a FS, chiedendo un "confronto in merito ai gravi disagi sulla tratta ferroviaria Napoli–Salerno (interruzione tra Santa Maria la Bruna e Torre Annunziata).
Capasso segnala "i gravi disagi che i pendolari stanno subendo a causa dell’interruzione della circolazione ferroviaria sulla tratta Santa Maria la Bruna – Torre Annunziata, dovuta alla presenza di un palazzo pericolante nei pressi della stazione di Santa Maria la Bruna. Attualmente, i viaggiatori che percorrono quotidianamente la tratta Napoli – Salerno sono costretti a utilizzare un servizio di autobus sostitutivo, con tutte le difficoltà che ciò comporta: tempi di percorrenza incerti, spesso molto superiori a quelli ferroviari; traffico intenso lungo il percorso stradale, specialmente nelle ore di punta; mancanza di adeguata informazione e coordinamento tra treni e autobus; assenza di soluzioni inclusive per persone con disabilità o mobilità ridotta".
"In particolare, segnaliamo che l’accesso agli autobus sostitutivi dalla stazione di Santa Maria la Bruna richiede di percorrere una strada con gradini, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo del servizio da parte di persone con disabilità, anziani o genitori con passeggini. A tutt'oggi, non risultano adottate misure concrete per abbattere queste barriere architettoniche o prevedere soluzioni alternative. Secondo le informazioni diffuse, la riattivazione della circolazione ferroviaria sarebbe prevista per dicembre 2025. Tuttavia, riteniamo inaccettabili tempi così lunghi, anche in considerazione del fatto che il periodo natalizio comporta un aumento significativo del numero di passeggeri, aggravando ulteriormente i disagi. A ciò si aggiunge che non è stato previsto alcun rimborso, sconto o riduzione del costo dell’abbonamento o del biglietto per i pendolari costretti a subire un servizio sostitutivo meno efficiente e più scomodo".