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Il dj Joseph Capriati accoltellato dal padre: l’uomo condannato a 3 anni di carcere

Pietro Capriati, 61 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per tentato omicidio. Il 9 gennaio scorso, a Caserta, l’uomo al culmine di una lite ha accoltellato il figlio, il noto dj Joseph Capriati, che ha lottato per la vita e che fortunatamente è riuscito a salvarsi.
A cura di Valerio Papadia
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Si conclude con una condanna a 3 anni di reclusione la vicenda riguardante il ferimento del noto dj internazionale Jospeh Capriati, 33 anni, accoltellato dal padre nove mesi fa a Caserta: il genitore, Pietro Capriati, 61 anni, è stato condannato per tentato omicidio dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il giudice Emilio Vito ha accolto la richiesta di patteggiamento formulata dal legale di Capriati padre, l'avvocato Giuseppe Foglia, arrivando dunque alla condanna a tre anni di carcere.

Joseph Capriati in fin di vita dopo l'accoltellamento

Il noto dj, che solitamente vive a Barcellona, nel 2020 a causa del lockdown dovuto alla pandemia di Coronavirus, era tornato nella casa dei genitori a Caserta. Il 9 gennaio del 2021, tra il 33enne e il padre scoppia una violenta lite domestica. Joseph colpisce il genitore con un pugno in volto e il padre, in tutta risposta, afferra un coltello e colpisce il dj al torace: uno dei fendenti gli perfora un polmone. Il 33enne viene ricoverato d'urgenza all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano in condizioni molto gravi, in fin di vita: viene sottoposto a diverse operazioni chirurgiche e, a causa di complicazioni, viene trasferito al Monaldi di Napoli e operati nuovamente.

Dopo circa un mese di convalescenza in ospedale, nel febbraio di quest'anno Capriati viene dimesso, come è lui stesso ad annunciare sui social, tranquillizzando i numerosi fan. Subito dopo l'aggressione subita, il dj era stato chiaro e aveva comunicato di aver perdonato il genitore: "Perdono mio padre per il folle gesto e prego tanto per lui" aveva scritto sui social network.

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