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Il Comune di Marano vieta la processione della Madonna nelle strade dei clan

Il Comune di Marano ha vietato ufficialmente qualsiasi deviazione al percorso per la processione per la Madonna per evitare “inchini” ai camorristi.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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La processione per la Madonna lungo le strade di Marano non potrà, per alcun motivo, deviare il percorso rispetto a quello che è stato autorizzato, e qualsiasi passaggio nei pressi delle abitazioni di camorristi verrà "interpretato come un inchino al clan", con conseguente stop dell'evento e sequestro della statua. Lo mette nero su bianco Luigi Maiello, comandante della Polizia Municipale di Marano (Napoli), in una comunicazione ufficiale inviata a don Giovanni Catone, sacerdote della parrocchia Gesu Cristo Re e Santa Maria ad Montes, alla Commissione Straordinaria di Marano (il Comune è stato sciolto per mafia nel luglio 2021), alla Prefettura di Napoli, al commissariato Giugliano della Polizia di Stato e alla Compagnia Marano dei Carabinieri.

Il Comune di Marano vieta la processione nelle strade del clan

L'intento della missiva, e lo si legge chiaramente, è proprio evitare che la processione per la Madonna, prevista per il prossimo 3 luglio, possa diventare un'occasione per omaggiare personaggi legati alla malavita organizzata tramite il passaggio e la sosta della statua davanti alle loro abitazioni. Nessuna deviazione fuori programma verrà tollerata, "e nessun motivo tecnico potrà giustificare deroghe".

"Premesso che sul territorio di Marano di Napoli ed in particolare nel quartiere Torre Caracciolo vigono esclusivamente le regole imposte dello Stato Italiano", è l'incipit della missiva. Per poi continuare:

La processione deve attenersi scrupolosamente al percorso che vi abbiamo autorizzato, atteso che la vostra proposta di discostarsi nel percorso dalla strada via Marano Pianura e via Romano non può essere accolta in quanto l'eventuale ingresso della statua in strade secondarie, cortili ed aree private ove risiedono soggetti legati direttamente ed indirettamente alla criminalità organizzata verrebbero interpretati dallo scrivente come una sorta di inchino al clan operante in quell'area e pertanto sanzionate in loco con l'interruzione della manifestazione religiosa ed il sequestro della statua.

Il precedente ad Arzano: processione cancellata

Nello scorso aprile era stata annullata all'ultimo momento la processione per la Madonna dell'Arco ad Arzano. Il percorso prevedeva che la statua sarebbe passata tra le palazzine della 167, area contesa tra la fazione dei Monfregolo e quella dei Cristiano, ma la Polizia Municipale (diretta dal comandante Biagio Chiariello) aveva comunicato che ci sarebbero stati controlli serrati proprio per evitare omaggi ai clan. La mattina del 2 aprile la processione non c'era stata; l'associazione che l'aveva organizzata aveva poi fatto sapere di aver rinunciato per problemi tecnici.

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