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Il comandante dei Carabinieri saluta Napoli: “Città ricca di storia e con un grande cuore”

Il generale Canio Giuseppe La Gala lascia il comando del Provinciale di Napoli dei Carabinieri dopo 23 mesi; al suo posto il generale di brigata Enrico Scandone. Nel discorso di commiato, La Gala ha ricordato l’attenzione dell’Arma per le fasce deboli e ha salutato la città “ricca di storia, di umanità e con un grande cuore”.
A cura di Nico Falco
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"Lascio Napoli, una città ricca di storia, di umanità, con soprattutto il grande cuore della gente. La brava gente, che su oltre tre milioni di persone rappresenta la maggioranza dei napoletani". Con queste parole saluta Napoli il generale Canio Giuseppe La Gala, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, che assumerà la guida del IV repaerto Sostegno logistico, al Comando generale dell'Arma di Roma; al suo posto arriva il generale di brigata Enrico Scandone, che tra i vari incarichi ricoperti è stato comandante di Gruppo a Palermo e ha diretto il Provinciale di Alessandria.

La Gala, nato a Corato (Bari) 53 anni fa, sposato e padre di tre figli, a Napoli era arrivato due anni fa, nel settembre 2019. Ed era stato un ritorno: in città aveva già vissuto quando era stato un allievo della Nunziatella. Ed è proprio a quel periodo, 39 anni fa, che risalgono i primi ricordi della città: "Avevo conosciuto una famiglia – ha raccontato – che la domenica mi aveva quasi adottato. Lo faceva con quella voglia di essere di aiuto agli altri che ho poi ritrovato nei napoletani quando sono tornato qui".

Nel discorso di commiato il generale dei Carabinieri non si ferma ai dati, che snocciola ringraziando i militari sul territorio (in 23 mesi quasi 12mila arresti, una quarantina di latitanti scovati e controlli intensi svolti anche durante il periodo più difficile della pandemia Covid), ma si sofferma sui tanti servizi che i carabinieri hanno svolto e svolgono al di fuori di quelli prettamente legati al controllo del territorio: il sostegno e l'aiuto che già cominciano al momento dell'accoglienza in caserma, le pensioni consegnate a centinaia di cittadini bloccati in casa in periodo di lockdown, le tante iniziative sociali con le realtà del territorio come quando, ricorda, "i carabinieri che hanno fatto la scorta a Babbo Natale per portare i regali ai bambini poveri".

"Sono stati due anni intensi e totalizzanti – prosegue La Gala – una galoppata frenetica verso il raggiungimento di un obiettivo: essere vicini alla gente e aiutarla nei problemi quotidiani". In questi quasi due anni grande attenzione è stata data alle fasce deboli, con l'apertura di 3 "Stanza tutta per sè" contro la violenza sulle donne e con il lavoro di informazione e tutela per contrastare le truffe agli anziani. In conclusione del commiato, La Gala ha sottolineato l'impegno nei confronti dei giovani, "su cui si deve puntare se vogliamo avere una società più sicura". "Oggi – ha concluso – avverto più di quando sono arrivato nel 2019 il privilegio che ho avuto di essere a capo di una squadra di straordinari professionisti".

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