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Il 21 ottobre 1860 Napoli e il Sud votano per plebiscito l’annessione al Regno d’Italia

Il 21 ottobre 1860 a Napoli e Sud si votò per l’annessione al neo-nato Regno d’Italia che un anno dopo (17 marzo 1861) ne avrebbe assunto anche la denominazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il 21 ottobre 1860 a Napoli e in tutto il Sud Italia che avevano fatto parte del Regno delle Due Sicilie si votò per l'annessione al Regno d'Italia. Il risultato fu così schiacciante che il plebiscito divenne anche il nome del Largo Palazzo Reale, che da allora fu chiamata Piazza del Plebiscito, nome che porta ancora oggi. Un plebiscito su cui si è detto tanto, ma che rappresenta la naturale evoluzione dell'Italia che, negli stessi anni in cui anche la Germania arrivava all'unificazione attraverso la forza centripeta della Prussia, trovava nel Regno di Sardegna il proprio stato-guida.

Il contesto storico

Napoli e il Sud erano stati liberati durante la Spedizione dei Mille dell'anno prima, mentre i piemontesi calavano nell'Emilia, in Toscana, nelle Marche e nell'Umbria, queste ultime ancora sotto occupazione dello Stato Pontificio. E nel 1860 i plebisciti si tennero un po' ovunque: a marzo toccò a Emilia e Toscana votare per l'annessione (l'anno prima era toccato a Milano), poi fu la volta delle Due Sicilie a ottobre, un mese dopo a Marche ed Umbria. A fine anno, tutta l'Italia meno Roma e Triveneto era stata liberata ed aveva votato per l'annessione, con il Regno d'Italia che il 17 marzo 1861 sarebbe stato proclamato ufficialmente.

I risultati del referendum

Il 21 ottobre 1860, da Napoli a Palermo, si votò per l'annessione. Il quesito era semplice: "Il Popolo vuole l'Italia una e indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale, e suoi legittimi discendenti?". Su una popolazione di 6 milioni e mezzo di abitanti sul continente, furono dunque 1.650.000 circa gli iscritti nelle liste elettorali, mentre in Sicilia, con 2.232.000 abitanti, gli iscritti furono 575mila. A votare, sul continente, saranno 1.312.366 (il 79,5%), e i voti favorevoli saranno 1.302.064 (99,21%) contro i 10.302 contrari (0,79%). In Sicilia, su 432.720 votanti (75,2% di affluenza), saranno invece 432.053 i favorevoli (99,85%) e 667 i contrari (0,15%). L'annessione fu poi formalizzata con il Regio Decreto 4498 del 17 dicembre 1860: "Le province napoletane fanno parte del Regno d'Italia".

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