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Gli agenti scoprono che è latitante e lui inizia a correre sui binari del treno, poi cade e si ferisce

Un latitante 37enne è stato arrestato dalla Polfer nella stazione centrale di Napoli: era ricercato da quattro mesi, deve scontare tre anni di carcere.
A cura di Nico Falco
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È stato fermato per un controllo e, mentre gli agenti verificavano le sue generalità, ha provato il tutto per tutto: con una mossa fulminea ha cominciato a scappare sui binari del treno. Tentativo disperato che però non ha sortito gli effetti sperati: Salvatore Sibilio, 37enne ritenuto vicino al gruppo Cesarano, articolazione del clan Licciardi di Secondigliano, è stato inseguito e bloccato; nella fuga è rimasto leggermente ferito, dopo le medicazioni del caso è stato trasportato in carcere: era latitante da quasi quattro mesi.

L'uomo, destinatario di un ordine di cattura, era ricercato da gennaio sulla base di un provvedimento di determinazione di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, poiché condannato alla pena residua di tre anni di reclusione e a una multa di 6.200 euro per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di rapine ed estorsioni. Il giovane era finito in manette già nel maggio 2021: all'epoca già detenuto, figura con altre due persone tra i destinatari di una misura cautelare eseguita dai poliziotti di Secondigliano e della Squadra Mobile, i tre erano accusati di avere taglieggiato commercianti ed artigiani del quartiere.

Nel pomeriggio di ieri, 11 maggio, Sibilio è stato notato all'altezza del binario 24, nei pressi del cosiddetto "Varco Ciro", destinato al deflusso dei viaggiatori dei treni a lunga percorrenza. Gli agenti della Polfer, insospettiti dal suo atteggiamento, lo hanno bloccato per verificare le sue generalità. E lui, consapevole che dal controllo sarebbe emerso l'ordine di cattura, ha tentato la fuga. Condotto negli uffici del Reparto Operativo di Napoli Centrale, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

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