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Giornalisti picchiati a Castel Volturno: “Calci e pugni mentre indagavamo su beni confiscati a camorra”

Il giornalista Andrea Ruberto: “Colpito con calci alla schiena, 3 giorni di prognosi”. Il sottosegretario all’Interno Ferro: “Attacco inaccettabile all’informazione”. Solidarietà da Fnsi e Sugc.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Aggrediti a calci e pugni da occupanti abusivi di un bene confiscato alla camorra nel Casertano. Mi hanno colpito con calci alla schiena e spintoni al petto. L'operatore picchiato a pugni". A parlare a Fanpage.it è Andrea Ruberto, giornalista aggredito a Castel Volturno, in provincia di Caserta, assieme a due operatori della troupe, mentre stavano realizzando un'inchiesta giornalistica per la trasmissione di Rete4 "Fuori dal coro". L'aggressione è avvenuta venerdì scorso, 19 gennaio 2023. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato. Ruberto ha riportato 3 giorni di prognosi. Immediata la solidarietà della Fnsi, la Federazione Nazionale della Stampa, del Sugc, il sindacato unitario dei giornalisti della Campania, e del sottosegretario al Ministero dell'Interno, Wanda Ferro (FDI).

Il giornalista picchiato: "Picchiati per la nostra inchiesta"

"Stavamo facendo un'inchiesta sui beni confiscati alle mafie in tutt'Italia – racconta Ruberto a Fanpage.it – che sono in stato di abbandono e inutilizzo. Siamo arrivati a Castel Volturno, presso un bene confiscato in viale Mancini, e abbiamo notato già da fuori che dentro c'era qualcuno. Sono salito a bussare, mi ha aperto una persona. A quel punto due persone ci hanno aggredito, poi è sopraggiunto un terzo. Siamo stati picchiati con calci e pugni. Ci hanno inseguito anche per strada, cercando di sottrarci la telecamera. Alla fine sono riusciti a tenere una scheda di memoria, ma fortunatamente l'operatore stava registrando su due schede. In più, c'era il girato su una seconda camera e andrà tutto in onda".

Sull'identità degli aggressori Ruberto ipotizza: "Erano probabilmente degli occupanti abusivi che si erano introdotti nel bene confiscato, molto probabilmente persone del luogo". "Sul posto è arrivata la Polizia di Stato – conclude Ruberto – nel tentativo di recuperare la scheda di memoria, ma gli occupanti hanno detto che non l'avevano più".

Fnsi e Sugc: "Solidarietà alla troupe aggredita"

La Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania, in una nota,

esprimono solidarietà al giornalista Andrea Ruberto e ai due operatori della troupe della trasmissione di Rete4 Fuori dal coro per laggressione subita a Castel Volturno. Il collega si era recato nel Comune del Casertano per realizzare un servizio su un bene confiscato alla camorra abusivamente occupato. Gli occupanti, per impedire che venissero fatte le riprese, non hanno esitato ad aggredire fisicamente la troupe, danneggiando anche alcune delle attrezzature. Sul posto erano presenti anche uomini della vigilanza. Il fatto è stato segnalato alla polizia.

E concludono:

La provincia di Caserta si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti, basti pensare che sono ben 4 quelli in Campania costretti a vivere sotto scorta per le minacce del clan dei casalesi. È per questo sempre più urgente ripristinare l'agibilità della professione in quel territorio che va illuminato così come stavano tentando di fare i colleghi di Fuori dal coro che evidenziavano un paradosso: lo Stato si impegna nella fondamentale aggressione ai patrimoni delle mafie, ma non riesce a garantire poi il corretto riutilizzo degli stessi beni confiscati. È evidente che esiste un deficit di sicurezza e legalità che finisce per coinvolgere anche il diritto all'informazione. Il sindacato oltre a segnalare il caso all'osservatorio dedicato del Ministero dell'Interno è pronto a tutelare i colleghi in ogni sede.

Il sottosegretario Ferro: "Attacco inaccettabile"

Sulla vicenda è intervenuto il sottosegretario ministero Interno Wanda Ferro:

“Esprimo la mia solidarietà alla troupe della trasmissione Fuori dal Coro di Rete4, fatta oggetto di una violenta aggressione da parte degli occupanti abusivi di un bene confiscato nel comune di Castel Volturno. Sono certa che verrano individuati al più presto i responsabili di un episodio deplorevole, che costituisce anche un grave e inaccettabile attacco al diritto-dovere di informazione, che il direttore Mario Giordano e la sua redazione interpretano con professionalità e impegno sul campo su questioni di grande rilievo sociale, come in questo caso il tema dell’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità su cui c’è la massima attenzione del governo”.

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