Gianni Simioli, lo scugnizzo della radio: la voce di Napoli si racconta

Intervista a Gianni Simioli, popolarissimo speaker radiofonico napoletano, tra memoria e nuovi progetti.
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La sua biografia dice che è da oltre quarant'anni on-air. Ora, con la "Radiazza" ogni giorno è il termometro delle quotidiane arrabbiature dei napoletani che si sintonizzano sulle frequenze di Radio Marte. Ma la storia di Gianni Simioli va oltre il microfono e le tante trasmissioni, dalle prime Radio Kiss Kiss e Tmc2 fino a oggi. È stato conduttore televisivo – della trasmissione cult "Telegaribaldi", su Canale 9, una sorta di "Gialappa's" partenopea, popolarissima negli anni Novanta, è direttore artistico del Premio San Gennaro World e oggi anche autore di libri: "Letture Scugnizze", realizzato insieme al giovane cantautore napoletano Gabriele Esposito.

A Fanpage.it Simioli racconta la sua storia: «Come ho iniziato? Da casa. Facevo i numeri telefonici a caso, quando rispondevano dicevo "Buongiorno, sono le 18:30". In realtà, facevo radio, ma non lo sapevo ancora». «Poi ho iniziato davvero. Era il 1978, in una radio libera a Secondigliano, un’esperienza che mi ha formato e fatto capire che avevo qualcosa da dire. Poi, dal 1983, il mio percorso si è professionalizzato con Radio Kiss Kiss».

Inevitabile la domanda: ad un napoletano quasi sempre nella sua vita si para davanti il dilemma di partire o restare. «Non posso immaginarmi in nessun altro posto che non sia Napoli, nonostante quello che ogni giorno dico di questa città. Napoli è come un parente stretto: per quanto ti faccia arrabbiare, resta parte di te, è una questione di sangue – spiega Simioli -. Anche quando ho accettato nuove sfide fuori Napoli, come RTL 102.5 o altre città come Firenze e Bergamo, il richiamo di casa è stato troppo forte. Napoli è una città che si ama e si critica, ma da cui non riesci a staccarti».

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"Letture Scugnizze", edito da Rogiosi è una sorta di lunga raccolta di parole espresse da altri, su Napoli e i napoletani. Ricorda "Dadapolis" , il caleidoscopio napoletano che la scrittrice Fabrizia Ramondino, insieme ad Andreas Friedrich Müller, pubblicò negli anni Novanta per Einaudi. Un collage di testi redatti da poeti, scrittori, studiosi, religiosi, artisti, politici, filosofi, viaggiatori sulla città. «Con questo libro – dice Simioli – ho voluto raccontare alla generazione di Gabriele Esposito, giovane cantautore napoletano, cosa leggere per capire Napoli: perché oggi è così, come potrebbe diventare, e perché la amiamo tanto quanto la odiamo. Ne ho parlato con loro per costruire questo ponte generazionale, partendo dal progetto "Letture scugnizze". Volevo che i giovani come Gabriele avessero una chiave di lettura per comprendere questa città unica».

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Inevitabile anche il ricordo di sua sorella, l'attrice Loredana Simioli, scomparsa prematuramente nel 2019, che vive nel cuore di molti, attraverso i film. «La vedo ovunque – dice Gianni Simioli  -. Nei video sui social, nei ricordi delle sue interpretazioni in "Reality" di  Matteo Garrone o come Mariarca in TeleGaribaldi. È stata una protagonista e lo rimane tuttora, anche se ci manca quel suo potenziale inespresso, che avrebbe potuto brillare ancora di più oggi».

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