Furti in corsia all’ospedale Ruggi di Salerno, rubati gli oggetti dei malati. Verdoliva ai dipendenti: “Indignato, siate vigili”

"Indignazione e dolore": così Ciro Verdoliva, direttore generale dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, si è espresso sulla vicenda dei presunti furti avvenuti in corsia nel nosocomio salernitano, che avverrebbero già da tempo all'interno della struttura. Lo ha fatto con una lunga lettera indirizzata ai dipendenti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, nella quale ha voluto anche porgere "le mie più sincere scuse" alle famiglie dei pazienti che hanno subito questi episodi, "consapevole del dolore e dell’ingiustizia che ciò comporta" e "nella consapevolezza di quanto sia inaccettabile che, in momenti già difficili, possano essere privati di oggetti così preziosi, custodi di affetti e ricordi a cui sono legati".
Verdoliva ha definito questi presunti episodi "un’ombra che pesa su tutti noi, anche se la grandissima maggioranza lavora con onore e dedizione. Non credo, e non voglio credere, che tra noi possano annidarsi simili comportamenti. Ma la sola possibilità che qualcuno lo pensi, che un paziente o una famiglia possa associare il nostro nome a un gesto vile, ci deve scuotere nel profondo", per poi spiegare:
Vi chiedo, con forza e con il cuore, di essere vigili. Di avere occhi attenti, di segnalare subito ciò che appare strano o fuori posto. In attesa delle misure che metteremo in campo per rafforzare la sicurezza, abbiamo già oggi un’arma potentissima: la coscienza e l’orgoglio di ciascuno di noi.
Non possiamo permettere che l’immagine dell’Azienda Ruggi venga sporcata da chi non conosce il valore della dignità e del rispetto. Non tollererò in alcun modo che si possa infangare il lavoro e l’onore di una comunità fatta di migliaia di Professionisti onesti. Non possiamo lasciare che il dolore delle famiglie si trasformi in sfiducia verso di noi.
Chi tradisce questo spirito non ferisce solo l’Azienda Ruggi, ma l’intera comunità che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Ma sono certo che insieme, con l’onestà e l’impegno che Vi riconosco ogni giorno, sapremo dimostrare che la nostra Azienda è, e resterà, una casa di cura e di umanità.