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Funicolare di Chiaia chiusa da settembre, i commercianti in rivolta: “Per noi è un colpo fatale”

Protesta dei commercianti contro la chiusura della Funicolare di Chiaia, a causa della scadenza della manutenzione ventennale il 30 settembre prossimo. “Se chiude la Funicolare di Chiaia a tempo indefinito, i commercianti del Vomero e di Chiaia rischiano la crisi”, commenta il Centro Commerciale del Vomero-Arenella. Maresca: “Duro colpo alla città”. De Giovanni: “Gli stop vanno programmati per tempo”. Venanzoni e Giova: “Subito soluzioni”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'ingresso della Funicolare di Chiaia nel quartiere Vomero. [Immagine di repertorio]
Foto di Gennaro Capodanno
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“Se chiude la Funicolare di Chiaia a tempo indefinito, i commercianti del Vomero e di Chiaia rischiano la crisi”. L'ipotesi di chiusura prolungata dell'impianto di via Cimarosa, anticipata da Fanpate.it, spaventa i negozianti. A lanciare l’allarme sono la Federazione del Commercio Campania (Effedici), che raccoglie oltre 7mila addetti nel mondo del Commercio, dell’Artigianati e dei Servizi, e dal Centro Commerciale Naturale Vomero-Arenella, presiedute da Vincenzo Perrotta. “A partire dal prossimo settembre – affermano – la Funicolare di Chiaia sarà chiusa per i lavori del ventennale. Mentre si annunciano tempi lunghi e gravi disagi per i circa 14mila cittadini che quotidianamente usano l’impianto lungo l’asse Vomero-Chiaia, dal Comune non arriva alcuna notizia sull’appalto dei lavori e la possibilità di spostare lo stop ad un periodo di minore affluenza”. Ira anche della I Municipalità: "Stop così lunghi vanno programmati per tempo", commenta Francesco De Giovanni, presidente del parlamentino di piazza Santa Maria degli Angeli.

La rivolta dei commercianti

Più volte le due associazioni in passato hanno sollecitato l’amministrazione comunale a programmare gli interventi di manutenzione in modo da arrecare meno disagi ai cittadini, alle attività produttive, turistiche e sociali. “Come sempre i Cittadini e le Attività Commerciali saranno vittime della sciatteria di questa amministrazione ormai finita – sottolinea Vincenzo Perrotta, Presidente Effedici e Centro Commerciale Naturale Vomero-Arenella – Da Palazzo San Giacomo registriamo solo silenzi: nessuna notizia sull’appalto dei lavori del ventennale, sulla società che li effettuerà, sui tempi di chiusura, che comunque si annunciano lunghissimi”.

“Insomma – conclude Perrotta – vengono lasciati nel più completo abbandono 14mila cittadini che non sapranno come muoversi sull’asse Vomero-Chiaia. “Questa funicolare, a differenza della Centrale – aggiunge Perrotta – non ha mezzi sostitutivi, tranne la linea 128, sempre in ritardo causa traffico e con tempi di attesa lunghissimi. Credo che a fronte di questo scenario, l’amministrazione comunale di Napoli dovrebbe dare almeno una risposta”.

"Siamo certi – aggiunge Gennaro Capodanno, del comitato Valori Collinari – che l'USTIF si pronuncerà dopo che avrà effettuato tutte le necessarie verifiche perché venga assicurato, anche nel periodo di questa eventuale ulteriore proroga, che l'impianto funzioni garantendo la piena e totale sicurezza per i viaggiatori, evitando, tra l'altro, anche i frequenti improvvisi fermi per guasti che sovente hanno caratterizzato il funzionamento della funicolare di Chiaia, impianto di notevole importanza nei collegamenti tra il Vomero e il centro cittadino, dal momento che nei giorni feriali trasporta mediamente circa 15mila passeggeri. Laddove l'USTIF non concedesse la proroga, in base ai tempi necessari per indire una nuova gara e appaltare i lavori, l'importante impianto di trasporto su ferro rischierebbe di rimanere fermo per oltre un anno, con gravi conseguenti disagi per gli abituali viaggiatori".

"Vicende – conclude – che si sono già vissute in occasione dei lavori di revisione ventennale dell'impianto della Funicolare Centrale, che rimase chiuso per oltre un anno, e che ci auguriamo non abbiano a ripetersi. Resta poi a tutt'oggi ancora irrisolta – ricorda nell'occasione Capodanno – la questione, più volte sollevata, del prolungamento delle orari di funzionamento. Al riguardo, affinché venisse ripristinato, per i mezzi di trasporto pubblico su ferro, l'orario vigente prima della pandemia, con il prolungamento degli orari per le funicolari di Chiaia e Centrale, oltre che del metrò collinare, fino alle 24:00, e, nei giorni di venerdì e sabato, fino alle due di notte, fu anche promossa una petizione on line, che ha superato le 3.000 firme, senza però che vi siano state a tutt'oggi risposte operative, visto che le due funicolari in questione continuano ad effettuare l'ultima corsa alle ore 22:00".

"Gli stop vanno programmati"

"Sulla funicolare di Chiaia – dichiara il Presidente della I Municipalità Francesco De Giovanni – pretendiamo chiarezza. È impensabile arrivare a settembre con la ripresa e con l'inizio delle scuole e con l'impianto chiuso. Gli interventi di manutenzione si programmano per tempo. Siamo davvero esausti, stanchi, arrabbiati per questo modo superficiale di procedere. Gli arancioni, dopo anni di inefficienza del centrosinistra, hanno dato il colpo di grazia alla città. Mi auguro che i napoletani non dimentichino e siano lungimiranti".

“La notizia che la funicolare di Chiaia potrebbe chiudere i battenti dal prossimo settembre per la scadenza della revisione ventennale è un altro duro colpo alla città”, commenta Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli del centrodestra. “L'ennesimo slittamento dei lavori di ristrutturazione certifica ulteriormente il fallimento della politica attuata in tema di trasporti negli ultimi dieci anni. I cittadini di Napoli non possono più continuare a vivere in una città con funicolari perennemente a rischio chiusura, metropolitane ferme per guasti, e attese infinite per gli autobus. Una delle prime cose che abbiamo intenzione di fare è impegnare il governo ad un intervento straordinario – sul modello di quello autorizzato per Eav alla Regione – per la ristrutturazione finanziaria ed organizzativa di Anm e Ctp, entrambe sull'orlo del fallimento. I napoletani e i turisti che vengono a visitare la nostra città meritano dei servizi degni della terza città d'Italia".

Mentre Diego Venanzoni, consigliere regionale della Campania, e Roberta Giova, consigliere comunale di Napoli, sottolienano: “Chiuderà a settembre, al ritorno dalle vacanze, non per i lavori del ventennale ma per la scdenza dei termini della revisione dell'impianto. Nel silenzio assordante del Comune di Napoli ovviamente. Lo stop forzato della funicolare di Chiaia rappresenta una nuova e l'ultima in ordine di tempo emergenza nel trasporto pubblico cittadino: una chiusura che penalizzerà per molto tempo circa quindicimila utenti-cittadini che vanno su e giù da piazza Amedeo al Vomero.

Alla luce della situazione che si è venuta a creare delle domande sorgono inevitabili: la prima e più importante, qual'è il motivo del perchè il bando per l'assegnazione dei lavori, presentato dall'Anm l'anno scorso, è andato deserto? Come è possibile che nonostante tutte le proroghe chieste al Ministero dei Trasporti, dal 2017 non è stato possibile assegnare i lavori a nessuna azienda ed in ogni caso trovato una soluzione?”.

“Questa della funicolare di Chiaia – concludono Giova e Venanzoni – sarà un'altra delle gravi difficoltà a cui andranno incontro i cittadini sul piano della mobilità. Si racconta di nuovi bus, nuovi treni che saranno in dotazione nei prossimi mesi al comparto trasporto ma poi non si riesce ad appaltare i lavori per questa tratta che non mancherà di causare enormi disagi in particolare a lavoratori, a studenti per la vivibilità dei quartieri che collega: Vomero e Chiaia”.

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