64 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Fiumi di droga da Spagna e Paesi Bassi: 11 arresti tra Salerno e Napoli, legami col clan Mazzarella

La Squadra Mobile di Salerno ha smantellato una organizzazione criminale che, con contatti con Spagna e Paesi Bassi, importava quintali di stupefacenti che venivano spacciati tra Salerno, Scafati e l’hinterland napoletano. A capo c’era Vincenzo Starita, alias “‘a Strega”, già al centro di diverse inchieste della Dda salernitana.
A cura di Nico Falco
64 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

La droga arrivava dalla Spagna e dai Paesi Bassi, spesso con mezzi su ruote, e finiva nelle piazze di spaccio di Scafati, Salerno e di diversi comuni dell'hinterland napoletano. Quintali di stupefacenti di ogni tipo, che si muovevano grazie all'asse tra la malavita campana e le organizzazioni straniere. Tutto guidato, secondo la ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, dal 41enne di Pompei Vincenzo Starita, alias "‘a Strega", ritenuto tra i principali spacciatori dell'area e tra gli 11 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi dalla Squadra Mobile di Salerno.

Il provvedimento è stato emesso dal gip di Salerno su richiesta della Dda locale, l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito la rete di contatti del gruppo guidato da Starita, pluripregiudicato anche per traffico di stupefacenti, definito "dominus" dell'organizzazione criminale. Nello scorso ottobre l'uomo, che all'epoca era detenuto a Cuneo e coinvolto in diverse inchieste della Dda, era stato scarcerato per problemi di salute e sottoposto ai domiciliari a Scafati; con l'ordinanza eseguita oggi è stata invece disposta la custodia in carcere.

La droga in Campania da Spagna e Paesi Bassi, 11 arresti

L'organizzazione trattava tutti i tipi di stupefacenti: cocaina e crack, ma anche hashish e marijuana. Nel corso delle indagini sono state arrestate due persone, sorprese in flagranza mentre trasportavano grossi carichi di droga: il 14 aprile 2018 era finito in arresto Mario Miranda, 41enne di Castellammare di Stabia, trovato alla guida di un convoglio con 630 chili di hashish nascosti nel rimorchio; il 16 giugno 2018 era stata la volta di Luigi Canfora, 71enne di Castellammare di Stabia, trovato in possesso di 11,059 chili di cocaina. Con l'ordinanza di oggi è stato disposto il carcere per Miranda e i domiciliari per Canfora.

Gli altri destinatari del provvedimento, con custodia cautelare in carcere, sono Liberato Spera, 58 anni, di Pompei; Giovanni Tufano, 41enne di Castellammare di Stabia; Mariano Bonavolta, 46 anni, di Napoli; Salvatore Bonavolta, 36 anni, di Cercola; Francesco Romito, 49 anni, nato in Germania. Disposti i domiciliari per Luigi Cozzolino, 39 anni, di Ottaviano, e per Biagio Mucerino, 45 anni, di San Gennaro Vesuviano. È attualmente irreperibile l'undicesimo destinatario dell'ordinanza, per il quale è stato disposto il carcere.

I legami con clan Mazzarella

Due degli arrestati, Salvatore e Mariano Bonavolta, erano già finiti in manette nel settembre 2020, nell'ambito di una operazione condotta dalla  Squadra Mobile di Napoli, con la collaborazione della Squadra Mobile di Caserta, in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda di Napoli. Erano state arrestate 11 persone, anche in quel caso le accuse parlavano di traffico di cocaina proveniente dai Paesi Bassi e per gli inquirenti a gestire quell'organizzazione era la famiglia Bonavolta, inquadrata nell'orbita del clan camorristico dei Mazzarella.

64 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views