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Fiori e candele davanti al negozio per ricordare il commerciante ucciso a martellate

Fiori e candele davanti al negozio del commerciante ucciso a martellate a Monteforte Irpino. Il fermato non risponde al gip, ancora gravissimo il cliente ferito.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Fiori e ceri davanti al negozio di via Alvanella per ricordare il commerciante ucciso. Foto Giuseppe Cozzolino / Fanpage.it
Fiori e ceri davanti al negozio di via Alvanella per ricordare il commerciante ucciso. Foto Giuseppe Cozzolino / Fanpage.it

Fiore e candele, ma anche i disegni di qualche bambino. Davanti alla saracinesca di via Alvanella, a Monteforte Irpino, è un via vai di persone da diversi giorni dopo la morte di Yuan Cheng Gao il commerciante ucciso a martellate nel suo negozio lo scorso 30 luglio. La zona è da allora meta di un vero e proprio pellegrinaggio da parte dei residente: Yuancheng Gao, 56 anni, viveva da anni a Monteforte Irpino, ed era conosciuto da tutti in zona. La sua morte ha lasciato sconvolta l'intera comunità montefortese.

Resta grave l'altro uomo ferito nel negozio

Restano intanto gravissime le condizioni di Krasimir Petrov Tsankov, il 49enne di origine bulgara ferito all'interno del negozio. Fonti ospedaliere consultate da Fanpage.it riferiscono che l'uomo si trova nel reparto di rianimazione del San Giuseppe Moscati di Avellino, seppur in condizioni stabili. Ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

Il 24enne non ha risposto al gip: chiesta la perizia psichiatrica

Non ha risposto intanto alle domande del gip il nigeriano Robert Omo, il 24enne fermato dopo l'omicidio. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio. Si trova rinchiuso nel carcere di Bellizzi Irpino e la sua posizione si aggrava di giorno in giorno. Si è rinchiuso nel silenzio, mentre il suo avvocato Nicola D'Archi ne ha richiesto la perizia psichiatrica. Le indagini proseguono da parte dei carabinieri di Baiano e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino guidati dal Maggiore Pietro Laghezza.

L'uomo ha percorso un chilometro armato e sporco di sangue prima di essere fermato

Restano infatti ancora da chiarire i moventi dell'omicidio: dalle telecamere interne che hanno ripreso il tutto, ci sarebbero pochi dubbi sulla dinamica, con Robert Omo che sarebbe entrato nel negozio attorno alle 8.30, avrebbe preso alcuni martelli dagli scaffali e avvicinandosi alla cassa avrebbe aggredito brutalmente prima Tsankov e poi Gao pochi istanti dopo: il commerciante sarebbe stato preso a martellate anche mentre era già a terra in una pozza di sangue. L'uomo è poi scappato percorrendo oltre un chilometro a piedi verso il centro storico, dove avrebbe poi aggredito una donna e la figlia piccola: due lavoratori della vicina autofficina, Angelo e Gianni, notando quest'uomo sporco di sangue e con due martelli in mani, gli si sono prima avvicinati e poi, capendo fosse accaduto qualcosa, lo hanno bloccato e poi consegnato ai carabinieri che sono accorsi sul posto. Solo a quel punto i due hanno saputo che l'uomo aveva ucciso Gao e ferito gravemente Tsankov poco prima.

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