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Fidanzato e innamorato, ma il papà della ragazza di Bergamo non mi accetta perché sono napoletano

La storia di due ragazzi, lei di Bergamo, lui di Napoli. E di un papà che si oppone a questa relazione.
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Alle redazioni dei giornali arrivano in alcuni casi storie molto personali e intricate che difficilmente rientrano nei criteri della notiziabilità per interesse pubblico. Ce ne sono altre che, invece, pur partendo da una storia personale si chiudono con un punto interrogativo che coinvolge anche noi esterni alla vicenda.

In questo caso, ad esempio, la domanda è: possibile che nel 2022 esista ancora un odio Nord-Sud Italia? Ebbene sì e non è solo questione relegata agli stadi o all'accanito tifo calcistico.

Quella che Marco ha raccontato a Fanpage.it scrivendo alla nostra mail segnalazioni è una vicenda piuttosto particolare e delicata e riguarda la sua vita o meglio la sua relazione di coppia. Marco, napoletano doc come egli stesso ci tiene a definirsi, vive a Bergamo per motivi di lavoro. Ed è nella città lombarda che inizia la sua storia.

Ho 24 anni e la mia storia è un po’ surreale. Permetto: vengo da una famiglia calorosa sono cresciuto con i valori, quelli veri. A gennaio di quest'anno conosco una ragazza: va tutto bene ci innamoriamo, facciamo una vacanza in Egitto insieme.

Però inizio a vedere che qualcosa non va come dovrebbe. Percepivo che lei mi teneva nascosto qualcosa.

Poco poco dopo l’inizio della relazione io avevo conosciuto conosciuto la madre di lei, una bravissima persona (genitori separati) però non riuscivo a capire il perché quando parlavo del padre di lei calava sempre un silenzio di tomba.

I mesi passano e la situazione si complica. Il ventiquattrenne napoletano non riesce a dare alla relazione di coppia quel senso di completezza che una persona innamorata cerca e allo stesso tempo vuol fornire alla persona amata. Spiega ancora Marco:

I mesi passavano. Vedevo che a certe richieste che per un ragazzo come me erano normali come uscire e fare tardi o dormire insieme a casa mia giungeva sempre un no da parte del padre di lei. E ho iniziato a pensare che il problema ero io.

Mi sono chiesto: saranno stati i troppi tatuaggi che ho?

Così le ho chiesto di affrontare il genitore faccia a faccia. E ho scoperto che da quando è iniziata la nostra relazione i due non si parlano più.

Ma il motivo di questo muro, di questo no «senza se e senza ma» alla relazione qual è ? È semplice quanto inquietante. Il papà della ragazza non vuole che la figlia frequenti napoletani.

Marco conclude così la sua triste storia,  degna di "C'è posta per te":

Mi è caduto un mondo addosso. Ora mi trovo con una relazione finita solamente perché vengo da Napoli città che io amo e sono fiero delle mie origini.

Mi chiedo tutto questo odio fino a quando dovrà andare avanti ?

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