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Fermato un 19enne per la rissa al Rione Traiano terminata con un morto e due feriti

Fermato un 19enne per la morte di Raffaele Guida, il 48enne pregiudicato ucciso a coltellate nel Rione Traiano mercoledì notte durante una rissa, nella quale erano rimasti feriti anche due fratelli, a loro volta considerati esponenti di clan locali. Il 19enne è stato fermato con l’accusa di omicidio volentario.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un 19enne è stato fermato per omicidio volontario in quanto presunto responsabile della morte di Raffaele Guida e del ferimento dei fratelli M. e P. L., nella rissa scoppiata la scorsa notte nel Rione Traiano di Napoli. Le vittime e il fermato sono tutte legati ad ambienti di criminalità, come accertato dagli inquirenti. La lite, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta per questioni a metà strada tra la rappresaglia per fatti criminali ed un banale diverbio nato da offese scambiate via social.

La vicenda è accaduta lo scorso mercoledì notte in via Tertulliano: sarebbe stato il 19enne, F.D., appartenente ad una nota famiglia criminale del Rione Traiano, ad accoltellare a morte Raffaele Guida, 48enne pregiudicato, e ferendo di striscio invece i due fratelli di 32 e 37 anni, a loro volta ritenuti esponenti di vertice di un clan della zona. Anche per loro è scattata la denuncia, seppur per sola rissa. Sarebbero stati proprio i due i veri "bersagli" del 19enne, con Raffale Guida che invece avrebbe provato a fare da paciere, rimettendoci la vita. I due fratelli, dopo il ferimento, erano stati portati in ospedale per le cure del caso, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Il 19enne aveva fatto perdere le loro tracce, ma gli inquirenti sono riusciti a risalire alla sua identità e lo hanno fermato con l'accusa di omicidio volontario, contestando invece il reato di rissa per i due feriti. Ma si cerca di capire ora se questo omicidio comporterà un'alterazione degli equilibri criminali nella zona, già da tempo diventata "calda" con frequenti episodi che testimonierebbero un tentativo dei clan del Rione Traiano di infiltrarsi nel vicino quartiere di Bagnoli.

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