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Faida di Napoli Est, il pentito del clan: “Annamaria supplicava, il boss la fece inginocchiare e le sparò”

Il primo omicidio della faida tra i clan Silenzio e Formicola fu quello di Annamaria Palmieri: la donna fu uccisa come vendetta trasversale verso l’ex moglie del boss.
A cura di Nico Falco
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Il primo colpo in petto, mentre supplicava di risparmiarle la vita. Gli altri al torace e alla testa, mentre cercava di scappare. Una esecuzione plateale, davanti a tutti, per mettere in chiaro che il Bronx aveva cambiato padrone e che lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a chi si sarebbe opposto. Ma quel giorno, inginocchiata tra quei palazzoni, con una pistola puntata in faccia, non c'era il boss rivale e nemmeno una soldatessa di camorra: c'era Annamaria Palmieri, la "Masculona", che ha pagato con la vita la sua vicinanza ad Assunta Formicola, "Susetta", ex moglie del boss Francesco Silenzio. A raccontare i dettagli dell'omicidio è il collaboratore di giustizia Antonio Costabile, che per i Silenzio era stato capopiazza.

La scissione tra i Formicola e i Silenzio del Bronx

L'omicidio viene ricostruito nell'ordinanza che ha portato al blitz della Squadra Mobile di Napoli in cui sono scattate le manette per 26 persone (24 in carcere e 2 ai domiciliari), tra capi, gregari e affiliati del clan Silenzio, quello che aveva scacciato i Formicola e si era appropriato del "Bronx" di San Giovanni a Teduccio, Napoli Est, trasformato in un fortino di camorra da cui controllare anche militarmente il quartiere. Una scissione che, raccontano i testimoni di giustizia, nascerebbe per vendetta: il boss sarebbe stato tradito mentre era detenuto e, una volta tornato in libertà, avrebbe scacciato sia la moglie sia i parenti di lei, dichiarando guerra al clan che fino a poco prima era un solido alleato e del quale era stato in passato anche reggente.

Per la morte di Annamaria Palmieri sono indagati il boss Francesco Silenzio, Alfonso Silenzio, Demetrio Morra e Vincenzo Marigliano (tutti destinatari di misura cautelare in carcere nell'ordinanza, individuati come appartenenti al clan, ma soltanto Francesco Silenzio in relazione all'omicidio). Su quella storia sono diverse le versioni, vari collaboratori di giustizia riconducono l'omicidio al clan Silenzio, e indicano "Francuccio" come mandante, anche se poi le ricostruzioni divergono.

Annamaria Palmieri uccisa davanti a tutti in strada

Nel contesto della scissione si colloca la morte di Annamaria Palmieri, conosciuta a San Giovanni a Teduccio come "‘o Masculone" o "Nino d'Angelo" per via dei capelli corti e biondi. È il 22 gennaio 2018, le forze dell'ordine arrivano dopo la chiamata di alcuni residenti. Il corpo è a terra, crivellato di colpi; l'autopsia stabilirà che è stata ammazzata con 6 proiettili, quattro alle spalle e due nella parte anteriore, che hanno lesionato polmoni, cuore e cervello. Le indagini si indirizzano subito verso il clan Silenzio e sulla faida in corso per il controllo del Bronx.

Viene fuori che Annamaria Palmieri non è una affiliata, ma è molto vicina ad Assunta Formicola, ex moglie di Francesco Silenzio, e alla madre di lei, Maria Domizio, moglie del boss Ciro Formicola. È una sorta di tuttofare: fa da autista alle due donne, le accompagna ai colloqui in carcere, per loro svolge commissioni. Un collaboratore di giustizia dirà poi che andava anche a riscuotere il pizzo ai mercatini per conto dei Formicola, circa 2mila euro a settimana, ma a conti fatti su "Nino d'Angelo" risultano soltanto dei vecchi precedenti e di sicuro non occupa un posto di rilievo in una organizzazione malavitosa.

Per quelle due donne, allontanate dal Bronx di San Giovanni, Annamaria Palmiero è però una persona di massima fiducia. Forse un'amica più che una stretta collaboratrice, tanto che la definiscono "il sangue loro", una persona di famiglia. E forse è stato proprio questo aspetto a decretare la sua morte: uccisa come un boss, davanti a tutti, per mandare un messaggio alle due donne a cui era vicina, entrambe appartenenti alla famiglia Formicola, quella degli ostracizzati da San Giovanni a Teduccio.

L'esecuzione di Annamaria tra i palazzoni del Bronx

Nell'ordinanza, tra gli altri, viene riportato il racconto di Antonio Costabile, detto l'Acerrano, che prima di pentirsi era capopiazza per i Silenzio. L'uomo spiega che quel giorno, come tutte le sere, la Palmieri era tornata nel Bronx per portare da mangiare al figlio di Francesco Silenzio, su incarico della madre.

Il racconto è quello di una terribile esecuzione:

"Francuccio prese Annamaria per il braccio e la portò giù per le scale mentre io li seguivo. Annamaria si lamentava che non voleva scendere e io le appoggiai la mano sulla spalla e la spinsi a scendere. Arrivati nell'androne Francuccio aprì il cancello e uscimmo fuori. Fece mettere in ginocchio Annamaria dicendole che a San Giovanni comandava lui e nonostante Annamaria lo supplicasse di non farlo lui le sparò il primo al petto dicendo "porta questo a quelli là", riferito a Susetta e alla madre.

Io mi allontanai di qualche passo e lui sparò il secondo colpo che la prese al torace, credo, perché ero più lontano. Al terzo colpo si inceppò la pistola. Francuccio scarrellò ma nel frattempo Annamaria si era alzata barcollando. Francuccio alzò la mano e sparò il terzo colpo che la prese credo alla testa perché andò a finire a terra facendo una sorta di giravolta. Francuccio si avvicinò e sparò altri due colpi alla testa. Io mi allontanai e sentii che urlavano da sopra che stavano arrivando le guardie".

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