Esplosione a Napoli, morto Giovanni Scala: “Un lavoratore, aveva famiglia. Non si può morire così”

Giovanni Scala, 57 anni, è la vittima dell’esplosione avvenuta in una traversa di via Foria a Napoli: “Aveva figli, era una bravissima persona. Oggi non stava bene, non voleva nemmeno venire a lavoro”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Giovanni Scala, la vittima
Giovanni Scala, la vittima

Si chiamava Giovanni Scala il 57enne vittima della terribile esplosione avvenuta oggi in via Peppino De Filippo a Napoli, una traversa di via Foria vicino all'Hotel Real Orto Botanico e al ristorante di pesce ‘a Figlia d'o marenaro, che è rimasto danneggiato dallo scoppio, nel quale non ha responsabilità. I vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo senza vita dell'uomo dopo una ricerca estenuante sotto le macerie durata oltre 4 ore e ancora in corso. Altre 4 persone sono rimaste ferite, tra queste una donna che abitava al primo piano, che è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni.

"Una bravissima persona  e un gran lavoratore"

"Una bravissima persona e un gran lavoratore", ricordano così Giovanni gli abitanti del quartiere, molto scossi per l'accaduto. Scala era un padre di famiglia e, secondo le prime informazioni, lavorava in un ristorante della zona, che si trova poco distante il luogo dell'esplosione, diverso da ‘a Figlia d'o marenaro. Al momento dell'esplosione, avvenuta attorno alle 19,15, il 57enne si trovava probabilmente nei pressi di un deposito del ristorante "Da Corrado", adiacente all'altra attività ristorativa "a' Figlia d'o marenaro" che è rimasta danneggiata. Sul posto sono intervenute varie squadre dei vigili del fuoco, agenti della Polizia locale, carabinieri, polizia di Stato ed anche un magistrato della procura di Napoli che ha aperto un fascicolo sull'esplosione.

Foto Fanpage.it 
Foto Fanpage.it 

"Eravamo a casa, ho sentito un boato – racconta una residente di via Foria a Fanpage.it – Si sono aperte le finestre. All’inizio non si sapeva cosa fosse successo. Poi dalle voci delle persone abbiamo capito che era esplosa una bombola del gas. La persona che è deceduta – aggiunge – purtroppo era un nostro amico. Ci dispiace tanto, era una bravissima persona e un gran lavoratore, purtroppo non c’è più. Puliva le cozze. La sera andava là a fare la preparazione per la zuppa di cozze. Aveva dei figli, una famiglia. È andato a lavorare e, purtroppo, è andato incontro alla morte. Non si può morire così. Però purtroppo la bombola del gas è una cosa che non puoi prevenire. Proprio oggi pomeriggio, verso le sette, prima della tragedia, l’ho visto. L’ho salutato, non si sentiva bene. Non voleva andare neanche a lavorare. Invece purtroppo non c’è più".

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