Entra in Funicolare Centrale armato di roncola e terrorizza i passeggeri, denunciato 51enne

È entrato nella Funicolare Centrale di Napoli impugnando una roncola di quasi 30 centimetri e terrorizzando i passeggeri. Per un 51enne napoletano, con precedenti di polizia, ora è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L'episodio risale a ieri pomeriggio. L'uomo aveva cercato di introdursi con l'oggetto in mano prima nella stazione del Petraio e poi in quella di Corso Vittorio Emanuele, scatenando il panico tra i viaggiatori. L'Anm, quando si è accorta di quanto stava accadendo, ha evacuato la Funicolare, facendo uscire tutti. Immediatamente sono partiti anche i controlli delle forze dell'ordine che sono riusciti ad individuare l'uomo e poi a recuperare anche la roncola.
Il blitz delle forze dell'ordine in funicolare
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Vomero, che erano impegnati in un servizio di controllo del territorio, allertati dalla Centrale Operativa. I poliziotti si sono presso la fermata della funicolare in corso Vittorio Emanuele II per una segnalazione di un uomo armato. Giunti sul posto, sono stati avvicinati da un dipendente il quale ha raccontato che, poco prima, un uomo era entrato nella stazione brandendo un machete pertanto erano stati fatti evacuare i viaggiatori.
Gli operatori, con il supporto delle pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati San Ferdinando e Decumani, hanno raggiunto e bloccato l’uomo poco distante e, in un vagone della funicolare, hanno rinvenuto la roncola con la lama della lunghezza di circa 29 cm. Il 51enne napoletano con precedenti di polizia è stato denunciato.
L'Usb: "Basta violenza"
Sulla vicenda è intervenuto Marco Sansone, sindacalista Usb:
"Tutti questi episodi di violenza non possono essere casuali, sono segno evidente di una deriva socioculturale che fa francamente paura. I lavoratori front line del trasporto pubblico locale, così come quelli della sanità, sono tra quelli più a rischio. La disperazione della gente che aumenta, la mancanza di controllo del territorio e la sensazione che tanto non paga mai nessuno sono tra le principali cause di questi fenomeni sempre più frequenti. Oggi abbiamo paura".